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  • Astori, Morosini e non solo: la malattia silenziosa che uccide gli sportivi

    Astori, Morosini e non solo: la malattia silenziosa che uccide gli sportivi

    • Giacomo Brunetti
    I medici sportivi difficilmente avrebbero potuto individuare la malattia che ha portato al decesso di Davide Astori il 4 marzo 2018, in hotel, la notte antecedente la partita tra Udinese e Fiorentina. Questo si evince dall'ultima consulenza sulla scomparsa del Capitano viola, consegnata nelle mani del Procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, che aveva posto al massimo esperto mondiale della silenziosa, invisibile malattia che ha colpito Astori, il seguente quesito: Davide poteva essere salvato?

    RISPOSTE - Dall'analisi del professor Domenico Corrado dell'Università di Padova non emergono dubbi sulle cause della morte:  una fibrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena. La consulenza - spiega Il Corriere della Sera - ha concluso che dai referti degli screening sul calciatore (annuali, l’ultimo eseguito poco prima del decesso), non emergevano anomalie evidenti del cuore. Nel 20% dei casi, la patologia a prima vista non lascia infatti tracce chiare e Astori sarebbe rientrato in questo gruppo. Pur pendendo dalla parte dell’innocenza di chi aveva il controllo sanitario sul capitano viola, la perizia non consegna ai magistrati delle certezze circa le responsabilità. L’indagine rimane quindi aperta. La stessa malattia ha colpito, in passato, vari atleti. Da Piermario Morosini fino ad Antonio Puerta, passando per l'hockeista Darcy Robinson e il nuotatore Mattia Dell'Aglio.

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