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  • Atalanta da Premier: Hojlund è l'Haaland della Serie A

    Atalanta da Premier: Hojlund è l'Haaland della Serie A

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Il festival di Sanremo è finito. Quello dell’Atalanta, invece, prosegue e per quello che si è visto all’Olimpico potrebbe continuare a lungo. La squadra di Gasperini, infatti, si aggiudica lo spareggio Champions con la Lazio, cantando vittoria prima e dopo la pubblicità dell’intervallo con le reti di Zappacosta e Hojlund, classiche ciliegine sulla torta di una gara spettacolare, che meriterebbe gli applausi di tutti i tifosi neutrali. Riscattato lo 0-2 della gara d’andata a Bergamo, l’Atalanta scavalca così i padroni di casa raggiungendo il terzo posto a quota 41 punti, insieme con la coppia Roma-Milan. Il giusto premio per una delle migliori prestazioni stagionali di Toloi e compagni, se non la migliore in assoluto, per la continuità dimostrata dall’inizio alla fine, a dimostrazione di una preparazione atletica perfetta e di una mentalità da grande squadra che non si ferma mai, nemmeno sul 2-0, con un esempio per tutti perché per una volta si assiste a una gara con un ritmo da Premier League, senza troppi passaggi indietro al portiere con uno sterile possesso palla. 

    HOJLUND ALLA HAALAND - Subito schiacciata nella propria area, la Lazio sembra una lontana parente della squadra che chiuse il girone d’andata travolgendo il Milan con un umiliante 4-0 e non a caso da allora ha collezionato soltanto due pareggi contro la Fiorentina e il Verona. Salvata tre volte da Provedel, che nei primi 20’ nega il gol a Koopmeiners, Hateboer e Lookman, la squadra di Sarri viene punita da uno splendido destro di Zappacosta, preferito a Ruggeri, che si infila nell’angolino. Il tempo per reagire ci sarebbe ma dopo essere passata in vantaggio l’Atalanta dà una dimostrazione della propria superiorità, fisica, tecnica e mentale, perché al 45’ le occasioni da gol sono cinque a uno a suo favore. Tutto nasce dalla forza dei quattro centrocampisti Hateboer, De Roon, Koopmeiners e Zappacosta soffocano con il loro movimento i tre dirimpettai biancocelesti Luis Alberto, Cataldi e Milinkovic. E così mentre Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni rimangono isolati, Ederson può scorrazzare alle spalle di Hojlund e Lookman, che sembrano diavoli scatenati. Non a caso Lookman avvia l’azione del primo gol e poi nella ripresa quella ancora più spettacolare del possibile 2-0, quando libera Hojlund che sfreccia alla Haaland come un centometrista tra Luis Alberto e Casale ma poi non trova l’attimo per segnare. 

    FESTIVAL ATALANTA - Nel calcio quando non si riescono a sfruttare così tante occasioni spesso si viene puniti. L’Atalanta, però, è più forte anche delle regole non scritte e così trova il meritato raddoppio grazie ai suoi due attaccanti quando sul cross di Lookman, Hojlund sfrutta l’unico errore di Provedel, il migliore della Lazio fin li, mettendo al sicuro un risultato mai in dubbio per la verità. Tutti i cambi di Sarri, infatti, non cambiano nulla. E così alla fine il Festival lo stravince l’Atalanta. 
     

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