Calciomercato.com

  • Atalanta, le pagelle di CM: Barrow il migliore, ma Gasperini non gli dà fiducia

    Atalanta, le pagelle di CM: Barrow il migliore, ma Gasperini non gli dà fiducia

    • Marina Belotti
    Atalanta-Inter 0-0
     
    Berisha 7: brividi al 26’ pt con il retropassaggio poco convinto di Caldara che riesce a recuperare all’ultimo, ma poi butta via con il tacchetto le palle pericolose regalando la rimessa all’Inter. Miracolo nella prima occasione dell’Inter alla mezz’ora: impennata con i guantoni su Perisic. Decisa e decisiva la sua parata al 35’ st sulla punizione d’autore di Eder.
     
    Toloi 6: bella girata in area ma per niente pericolosa. Non è la prima volta che dà spettacolo senza impensierire. Diffidato, salterà il Benevento per il giallo sulle trattenute plurime ai danni di Rafinha. Si innervosisce e commette un errore dietro l’altro prima della ripresa.
     
    Caldara 6: non al massimo della condizione, si fa vedere subito con un tiro sinistro a cercare la traversa. Di testa difende Berisha dagli attacchi milanesi. Si fa sfuggire Perisic per una palla gol micidiale dell’interista. Ingenua la sua entrata in ritardo su Icardi che gli costa un giallo evitabilissimo.
     
    Masiello 6,5: allontana con i colpi di testa i tiri di Perisic. tappa tutti i bucchi e lancia le ripartenze dell’Atalanta. Guadagna angoli fondamentali. Peccato per l’errore da giallo quando piomba su Eder.
     
    Hateboer 6,5: soffre la presenza di Icardi, Gasp dalla panchina gli chiede di marcare l’uomo ma lui è in difficoltà. I suoi cross dalla destra finiscono a volte direttamente nelle mani di Handanovic. Spazza via la palla pericolosa di Perisic al 40’pt. Prodigioso e velocissimo nel recupero su Icardi nella ripresa. Peccato per quel tiro al 48' st che finisce al cielo a pochi passi dalla rete.
     
    de Roon 6,5: ferma, Santon, fa ripartire la Dea con tante ripartenze, ma spazza anche via palloni insidiosi in difesa. Tuttofare.
     
    Freuler 6: graziato da Doveri al 16’ per il fallo pesante su Rafinha. Il suo tiro al 24’ dopo essersi insinuato in area piccola costringe Handanovic alla parata in due tempi.
     
    Gosens 6: prende subito palla e insiste sulla sinistra, cercando cross al centro. Recupera un’ottima palla persa da Cancelo e serve Barrow per una delle occasioni più eclatanti del primo tempo. Ferma Cancelo con grande professionalità, senza fallo. Unica pecca: in attacco la regala sempre al portiere o all’aria, per la rabbia del Gasp. Nella ripresa però si lascia sempre scappare Cancelo, facendo rischiare troppo alla squadra.

    Dal 35' st Castgane sv
     
    Cristante 6: perfetto il suo appoggio su un Papu individuato solo in area, poi si spegne a fine primo tempo e non riemerge più.
     
    Dal 40' st Mancini 6: sfrutta bene il suo giallo per fermare Perisic lanciato verso la rete.

    Gomez 5,5: non trova clamorosamente la porta al 6’ del primo tempo. Sente la pressione di Borja Valero e non riesce a superarlo. Non riesce a penetrare la retroguardia milanese e i suoi cross sono imperfetti. Chiede il cambio di Miranda perché non ce la fa più a contenerlo, ma non fa per niente ridere.
     
    Barrow 7: prima volta da titolare, scende in campo senza sentire la pressione degli avversari e sta sul fiato del collo a Handanovic. Sempre lì a pressare gli ultimi uomini e ad approfittarsi di qualsiasi varco utile. Colpisce addosso ad Handanovic con un tiro dalla sinistra. Miranda dopo averlo studiato lo frena. Non trova per pochi cm il gol dalla sinistra al 26’. Sfortunato, anche nel colpo di testa di pochi minuti dopo.
     
    Dal 1’ st Cornelius 5,5: entra per arretrare e servire i compagni in profondità. Non è dove doveva essere al 7’, quando Masiello trova l’ennesimo angolo. Miranda gli toglie la sfera da sotto il naso e si fa trovare in fuorigioco.
     
    All. Gasperini 5,5: indovina la carta Barrow, che sfrutta ogni pezzo di campo per fare male all’Inter ma all’intervallo lo toglie per Cornelius, di cui lui stesso non si ritrova soddisfatto per la mancanza di dinamismo del danese. La sua Dea si stanca a poco a poco e rischia anche la sconfitta.
     
     

    Altre Notizie