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  • Ospina salva il Napoli, non convince la difesa a tre: occasione persa per l'Atalanta

    Ospina salva il Napoli, non convince la difesa a tre: occasione persa per l'Atalanta

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Per quanto visto in campo, lo 0-0 per il Napoli è un buon risultato. L’Atalanta meritava di più, le uniche vere occasioni da gol sono state create (e sbagliate) dalla squadra di Gasperini che ha trovato in Ospina il protagonista della serata. Tre parate decisive del colombiano, su Pessina (la più difficile), su Muriel (la più coraggiosa) e su Zapata (la più reattiva). In un più una vera palla-gol sciupata da Toloi. Per affrontare l’Atalanta, Gattuso ha cambiato sistema passando alla difesa a tre, anzi, alla difesa con tre difensori centrali (Manolas, Maksimovic e Koulibaly), ma l’effetto è stato quello di tirare indietro tutta la squadra che ha creato pochissimo. Al ritorno dovrà giocarla alla vecchia maniera.

    TRE CENTRALI DIETRO - Il tecnico calabrese aveva iniziato a preparare questa partita di Coppa Italia già domenica pomeriggio, nell’ultimo quarto d’ora contro il Parma. Difesa con tre difensori centrali e due esterni, centrocampo a due, più due ali e un centravanti di movimento. Non è il solo a cambiare modulo quando di fronte c’è l’Atalanta, è come un attestato di stima nei confronti del calcio di Gasperini che, con altri sistemi di gioco diversi dalla difesa a 3 di marca atalantina, rischia di diventare incontenibile. Tuttavia mettersi a specchio, per una squadra pensata e costruita come il Napoli, equivaleva a una rinuncia, a un passo indietro, a un eccesso di timidezza visto che la partita si giocava al “Maradona”. Nei primi 20 minuti il cambio tattico di Gattuso ha avuto l’effetto di accorciare le squadre e produrre un calcio in perenne asfissia, uno addosso all’altro, pressing alto dell’Atalanta, baricentro arretrato del Napoli, pochi spunti, raddoppi continui, pochissimo gioco. E se, a turno (ma soprattutto Toloi), i difensori di Gasperini partecipavano alla manovra d’attacco, il trio napoletano restava sempre a ridosso della propria area.

    SFIDA COLOMBIANA VINTA DA OSPINA - Quattro cambi per parte rispetto all’ultima giornata di campionato, con una sorpresa in più nell’Atalanta, Muriel titolare accanto all’ex Zapata, una coppia di attaccanti colombiani contro Ospina, portiere colombiano. Ed è stato proprio lui, il numero 25 del Napoli, il primo protagonista della serata con la prima parata decisiva su Pessina (dopo un assist perfetto di Muriel), lasciato andare da Demme, suo diretto marcatore. Il tap-in di De Roon è stato poi respinto da Di Lorenzo. Era il 22' e da quel momento l’Atalanta ha alzato ritmo e velocità. Così ha costruito un’altra occasione con un triangolo Toloi-Pessina-Toloi, con Bakayoko preso in mezzo e saltato, stavolta Ospina è stato graziato dalla mira sbagliata del difensore brasiliano. Altra mezza occasione per la squadra di Gasperini con il lancio di Muriel per Zapata, ma pure il tiro al volo di Duvan è uscito fuori. Stranamente anche Muriel, l’attaccante dal tiro micidiale, poco dopo ha sbagliato mira da ottima posizione.

    LA FISICITA’ DELLA DEA - La difesa del Napoli restava sempre schiacciata dietro e in questo modo lo spazio che dovevano riempire gli attaccanti azzurri per avvicinarsi all’area era eccessivo. Soprattutto per gli esterni Insigne e Politano che intorno alla mezz’ora Gattuso ha spostato al centro dell’attacco portando Lozano a destra. Solo a 2' dalla fine del primo tempo il Napoli ha avuto la possibilità di segnare con un tiro di Demme deviato in angolo.

    RIPRESA LENTA - L’Atalanta ha continuato a spingere anche nel secondo tempo, ma perdendo un po’ di ritmo e di velocità. Ha avuto subito con Muriel una bella occasione, ma anche stavolta Ospina ha chiuso la porta al suo connazionale: è stato il portiere, alla fine, a vincere la sfida della Colombia. Il Napoli non si è mai alzato, Insigne ha provato un paio di uscite in solitaria, dribbling in verticale, ma quando è arrivato davanti ha alzato la testa e ha trovato solo maglie atalantine. Nemmeno i cambi hanno modificato il corso della gara. Probabilmente quello di Ilicic è stato tardivo, è entrato quando la spinta della sua squadra stava calando di intensità. Tranne l’ammonizione di Romero, che gli costerà la semifinale di ritorno, non c’è stato altro. 

    IL TABELLINO:
    Napoli-Atalanta 0-0 
    Napoli (3-4-3): Ospina; Manolas, Maksimovic, Koulibaly; Di Lorenzo, Demme (21' s.t. Elmas), Bakayoko, Hysaj; Politano (21' s.t. Petagna), Lozano (37' s.t. Osimhen), Insigne (24' s.t. Zielinski). All. Gattuso. 
    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, Freuler, De Roon, Gosens; Pessina (28' s.t. Pasalic); Muriel (28' s.t. Ilicic), Zapata (35' s.t. Lammers). All. Gasperini. 
    Arbitro: Fabbri di Ravenna. 
    Ammoniti: 19' s.t. Romero (A), 43' s.t. Koulibaly (N). 

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