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  • Atalantamania, ah non era Europa League? Anche Giulietta è nerazzurra

    Atalantamania, ah non era Europa League? Anche Giulietta è nerazzurra

    • Marina Belotti
    “C’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo….”. La hit di Pezzali piace all’Atalanta che per la terza volta di fila, e per il terzo successo consecutivo, dà il meglio di sé nella ripresa e dimostra di non saper perdere. Sia in Italia che in Europa.

    ALLA DEA PIACE…-L’infrasettimanale piace eccome alla Dea, che ha trasformato i giovedì sera degli atalantini in notti di emozioni a cinque stelle. E con tre partite da giocare in così poco tempo non siamo più sicuri di sapere bene che giorno è. Ma non è il giovedì di Reggio Emilia contro l’Apollon: qui siamo al vecchio ma nuovo (appena acquisito definitivamente dall’Atalanta) Comunale e anche se il numero dei gol realizzati sono gli stessi, gli uomini in campo no. Petagna questa volta non c’è, Gomez c’è ancora ma è come se non ci fosse, è ritornato Toloi e si vede addirittura un verde Gollini tra i pali. L’Atalanta cambia volto ma il sorriso resta sempre a 33 denti: quelli dei 3 gol e dei 3 punti. Ora anche Giulietta è nerazzurra. E pure svizzera.

    REMO, REMO- “Remo, Remo, perché sei tu Remo?”, non devono nemmeno storpiare troppo il nome dei Montecchi i veronesi per struggersi dell’ottima prestazione del centrocampista. Svizzero e preciso la insacca e offre il bis, e poco importa se per il tabellino e il Var ne valgono la metà. Si spende per la squadra Freuler, corre ma soprattutto fa salire il reparto e spinge come un matto verso l’area piccola. Ha quel tocco di tacco che questa sera lo porta a realizzare come i più grandi bomber a pochi passi della rete e, come se non bastasse, fornisce l’assist ai piedi di Ilicic. Lo svarione finale e il regalo a Zaccagni? Ci può stare…o forse no.

    TROPPI REGALI- Perché a ricordare tutti gli errori che la Dea ha fatto concedendo spazio e ripartenze, sembriamo Babbo Natale e la memoria ci abbandona. Troppe amnesie difensive: con l’Apollon di giovedì, il Bologna di domenica e il Verona di Pecchia ci può stare, ma quanto le pagheremo queste pecche più avanti? Possono sembrare sottigliezze dopo una vittoria per 3 reti a 0, ma non saranno tutti Kean quelli che ci troveremo innanzi.

    DALLA SLOVENIA CON AMORE VERSO…- Mentre gli altri si troveranno di fronte facce diverse ma continue riconferme tra le fila atalantine, come gli sloveni Ilicic e Kurtic che fanno rima con il cognome e con il gol. Non c’è stanchezza che tenga e la squadra ruota che è una meraviglia: sappiamo vincere senza il Papu, sappiamo vincere senza Cristante, Spinazzola e Masiello. Toloi è rientrato da attaccante, Gosens ha servito l’assist a Kurtic. Ora abbiamo recuperato tutti e Gasperini si lamenta che abbiamo troppi giocatori in rosa a disposizione: un lusso che sole poche squadre si possono permettere. E, oltre a star bene fisicamente, abbiamo una sconfinata fame di superare il girone, andare ai sedicesimi e sconfinare in Europa…Ah, ma stasera non era Europa League? Forse sì, forse è già un piccolo passo verso un’altra Coppa Uefa, quella del 2018/2019: conquistarla significherebbe davvero riscrivere la storia bergamasca.
     

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