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  • Atalantamania: stai a vedere che Gasp, oltre a essere presuntuoso, fa pure i miracoli

    Atalantamania: stai a vedere che Gasp, oltre a essere presuntuoso, fa pure i miracoli

    • Sabrina Fratus
    Quando tutto va per il verso giusto, quando la ruota non gira ma 'girissima', è assai, (paradossalmente), difficile trovare le parole giuste per esprimere con equilibrio e compostezza il sesto risultato utile consecutivo dell'Atalanta targata Gian Piero Gasperini. Stavolta la peggio l'ha avuta la sua ex squadra, quella del suo allievo Juric il quale è stato rimandato in Liguria con, sulla verifica, tre sottolineature in rosso. Niente da fare, l'allievo non sorpassa il maestro e, nel frattempo, la cattedra rimane saldamente di 'mister presunzione' Gasperini.

    Atalanta gagliarda. E' un'impresa ardua per ogni squadra, adesso, affrontare un undici arruolato come questo: nella prima frazione fuori Drame' e Konko rispettivamente per Spinazzola e Zukanovic, eppure, per quanto su tre cambi due se ne vadano in fretta e furia, l'assetto sembra una macchina da guerra, per cui togli un pezzo, ne metti al suo posto un altro ma il risultato non cambia. Il team si esprime con la stessa caparbietà, con la medesima logica. Poiché tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. Da gagliarda, infatti, ne deriva Gagliardini colui che ieri contro il Genoa ha strappato il posto da titolare a quel piccolo fenomeno Kessié, il tesoretto atalantino che vale già fior di soldi. Non che siano nate incomprensioni per cui l'ivoriano si sia dovuto accomodare in panchina (semplicemente il tecnico ha optato per un meritato riposo), ma la sua panca sottolinea come tutti all'interno della squadra siano coinvolti al progetto salvezza allo stesso livello. Ne più ne meno. E così, dentro Gagliardini, un'altra volta, e che fantastico riproponimento: il talento '94 si è meritato il podio, è stato uno dei migliori all'interno di un coro celestiale; in più, ciliegina sulla torta, suo è lo zampino sul primo gol di Kurtic. Quest'ultimo praticamente è stato e probabilmente è ancora soggetto a una metamorfosi che lo sta vedendo tramutarsi, gradualmente, da brutto anatroccolo a cigno: lo sloveno, infatti, da quando è a Bergamo non ha mai reso nel centrocampo a quattro, come sta brillando attualmente nella posizione 'scomoda' e impegnativa tra il centrocampo e l'attacco. Un calciatore diverso, semplicemente rinato in un nuovo ruolo. Stai a vedere che Gasperini, oltre che presuntuoso fa pure miracoli... già, perchè Kurtic non fa solo una, ma ben due reti. Pazzesco. E da chi è stato servito? Da Petagna. Come?! Una punta che, invece di segnare, assiste i compagni? Sì. Poiché, sebbene permanga la mancanza di un bomber che ingrani col pallottoliere, Petagna è un attaccante che, puntualmente, si mette in totale e devota disposizione della squadra. Pur non segnando e, forse, per l'impegno che ci mette, si meriterebbe più feeling con la porta.

    Anche la classifica ora sfoggia un sorriso Durban's da far schiattare d'invidia qualsiasi altra provinciale: la Dea, stamani, si trova al 6° posto con 19 punti. A Bergamo il clima è dei più surreali: solo un mese fa si sguazzava in acque torbide e ora si nuota in quelle più dolci, in quelle più limpide che mai. L'entusiasmo è più che legittimo. L'unico monito, onde evitare castelli campati in aria, è quello di giocare partita dopo partita senza badare troppo alla classifica. I conti si faranno alla fine. Intanto, se proprio vogliamo parlare di Conti, coccoliamoci quello sceso sul rettangolo di gioco ieri, altro protagonista indiscusso della linea verde e, se una linea, per definizione, 'è una serie infinita di punti adimensionali', chissà che anche quella di Gasperini non abbia una fine.

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