Atalantamania:| Chi ben comincia...
E' tempo di ricominciare, di fare sul serio. Davvero sul serio. L'antipasto di Coppa Italia è un viatico benaugurante, ma il difficile viene ora. L'Atalanta, però, parte con tante certezze. La prima, fondamentale, è il mister: Stefano Colantuono può diventare il Ferguson di Bergamo. Grinta, tempra e - soprattutto - risultati. Il tecnico di Anzio, per confermarsi ancora una volta Re Mida orobico, dovrà plasmare un gruppo a sua immagine e somiglianza: solo così, come successo nella scorsa stagione, il cammino potrà essere privo di intoppi. E poi c'è una duttilità tattica che saprà rivelarsi carta preziosissima e tagliente.
La seconda certezza è proprio il gruppo. Lo zoccolo duro è stato confermato quasi interamente. E non è un caso che gli acquisti più importanti siano in realtà dei 'non-acquisti'. Stendardo, Cigarini, Denis: tre innesti, uno per reparto, fondamentali per il progetto nerazzurro. Certo, qualche partenza è stata quasi obbligata. Manolo Gabbiadini esploderà con indosso un'altra casacca, ma la Dea si è messa in tasca un discreto gruzzolo. A Federico Peluso - che comunque a tutt'oggi risulta ancora in rosa - sarà data l'opportunità del grande salto, al culmine di una carriera costruita con sudore e sacrifici. E i rimpiazzi - Biondini, centrocampista navigato ma sempre affamato, e Troisi, un talentino tutto da gustare, sono gli ultimi arrivati - sapranno inserirsi a dovere nella nuova realtà. Ripercorrendo, magari, le orme di chi a Bergamo si è affermato e lanciato sul palcoscenico del grande calcio.