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  • Atalantamania: cosa vuoi Kessiea?

    Atalantamania: cosa vuoi Kessiea?

    • Sabrina Fratus
    L'Atalanta apre il sipario sulla nuova stagione con una sconfitta che, all'indomani della disfatta, sembrerebbe suonare come un primo 'fallimento' dell'idea calcistica portata a Bergamo da Gasperini, al quale va il merito di aver avuto la duttilità di riorganizzare il team, dopo l'out di Drame', sebbene le sorti dell'incontro fossero già state scritte.

    Lo schieramento iniziale proposto dal mister prevede un 3-4-3 che, con lo scorrere dei minuti, diventa grosso modo un 5-2-3, con Spinazzola interno sinistro e Conti e Drame', esterni di centrocampo, chiamati a retrocedere a sostegno della linea difensiva: l'idea appare delle più allettanti, ben lontana a quella di 'catenaccio', tipica di una squadra provinciale; si basti pensare che, addirittura, tutta la squadra se ne è stata per un attimo nella metà campo avversaria, a testimonianza che gli undici bene hanno assimilato quanto Gasperini vuole da loro. Ma quando mantieni così alto un assetto, qual è il rischio? Il rischio è quello di farsi trovare scoperti, di lasciarsi prendere in contropiede e di concedere ampi spazi agli avversari. E così, ecco che la Lazio trova tre gol in soli '30: prima Immobile che sfrutta una disattenzione di Toloi, a seguire Sportiello dapprima non trattiene l'incornata di Hoedt e poi, con la sua deviazione, favorisce lo 0-3 di Lombardi. Errori individuali che, alla fine, hanno inciso sul risultato finale.

    Con l'infortunio accorso a Drame', la musica è cambiata: il tecnico ha optato al ritorno della difesa a 4 e, con l'introduzione di D'Alessandro, maggiori sono state le insidie create in avanti tant'è vero che i nerazzurri sono riusciti ad riaprire una partita che nessuno, laziali per primi, avrebbero creduto possibile. E così sul tabellino appare una doppietta di Kessie bravo prima a infilare sull'angolino più lontano e poi a sfruttare la flebile respinta di Marchetti. E' lui la nota più lieta di una serata nata storta e conclusa tale. La cronaca, alla fine, cita Cataldi per la truppa di Inzaghi e poi Petagna ad accorciare nuovamente le distanze, ma la frittata ormai è fatta e al 90' la sensazione in casa Atalanta è di aver compresso una partita che, se organizzata tatticamente in modo diverso già dal 1', poteva andare diversamente. Ma, guardando il bicchiere mezzo pieno, la reazione della squadra sul 3-0 è piaciuta ed è da questa che bisogna ripartire; 'cosa vuoi Kessie(a)?' per ora è solo calcio d'agosto, c'è sicuramente da lavorare, serve 'solo un po' di tempo' prima di commettere l'errore di trarre conclusioni drastiche troppo affrettate.

    L'ultima nota va ai tanto corteggiati (e considerati inamovibili da sempre) uomini di questa sessione di calciomercato: Sportiello e Gomez. Il primo ha colpe lampanti sull'incornata di Hoedt, il secondo delude nella prima frazione di gioco, cresce successivamente, ma da uno come lui ci si aspetta molto di più. Che il richiamo delle altre squadre li stiano destabilizzando?  

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