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  • Atalantamania: De Laurentiis goditi l’Europa, la Champions è già prenotata!

    Atalantamania: De Laurentiis goditi l’Europa, la Champions è già prenotata!

    • Marina Belotti
    Coppa Italia o Champions League? Quante, ma quante volte, un anno fa, i tifosi dell’Atalanta si sono sentiti porre questo quesito. ‘Se poteste scegliere, cosa preferireste, vincere il trofeo o qualificarvi per l’Europa più bella?’ Io lo so, cosa avrebbero scelto, sepolto tra i rivoli d’erba di un terreno ingiusto. Quante lacrime versate in quello stadio Olimpico, salate come il conto pagato 12 mesi fa dalla Dea, amare come il futuro di alcuni azzurri, lontani dal golfo. La verità è che c’è una risposta sola a quella domanda: entrambe. Già, perché scegliere? “Abbiamo vinto la Coppa e ora dobbiamo andare in Champions!”. Persino la mascherina non ha saputo nascondere quel sogno a fior di labbra di Aurelio De Laurentiis.
     
    LONTANO DAGLI OCCHI- Ma, caro il mio ADL, il problema è che l’Atalanta non tiene nemmeno in considerazione di non qualificarsi in Champions. Figuriamoci poi se, invece che la Roma, a strappargliela è il Napoli. Sesto in classifica. E, udite udite, a meno nove. Vi sembrano tanti punti di differenza? Non aggiungo allora che, in caso di vittoria col Sassuolo, la sera del solstizio d’estate si trasformerebbero in un larghissimo +12. Per intenderci, la stessa differenza tra il Napoli e il Torino con vista sulla B. Gli uomini di Ringhio Gattuso affronteranno poi la vicinissima (solo in classifica) Verona e la ben più agevole Spal, mentre la Dea sarà alle prese con la più agguerrita Lazio e l’Udinese. Ma se anche il Napoli le vincesse tutte- con l’Inter ha pareggiato e ieri pure, prima della poco meritocratica roulette dal dischetto- a meno di grandi scivoloni dell’Atalanta si deciderebbe tutto giovedì 2 luglio alle 19.30. In casa bergamasca. Il primo scontro diretto ha visto un pareggio al San Paolo, ma la rabbia dei nerazzurri è cresciuta a dismisura in questi mesi. E certe battaglie, le più decisive, hanno solo due schieramenti, l’uno contro l’altro. Per lo Scudetto, è solo Juve-Lazio. Per la Champions, è solo Atalanta-Roma. Un duello che, tra l’altro, va oltre il campo di gioco. 
     
     VEDI NAPOLI E PIANGI- “Qui c’è gente che piange e che deve andare via a scadenza”. Già, non è Bueno per José María Callejón alzare quel trofeo tricolore al cielo e sapere che è un addio. Con che spirito giochi le ultime 12 gare? Di sicuro con quello contrario al fervore degli 11 nerazzurri, che in 13 partite dovranno conquistare una Champions che profuma di rinnovo e allontana lo spettro del mercato. Per carità, bellissime le parole del ds Giovanni Sartori che blinda il tridente e i Big, ma diciamola tutta: se quella Roma che corteggia da mesi mister Gian Piero Gasperini (per sostituire Paulo Fonseca), Robin Gosens (per salutare Aleksandar Kolarov) e Pierluigi Gollini (per soppiantare Pau Lopez) ottenesse il 4° posto stellato ai danni della Dea, sarebbe davvero dura per Bergamo tenersi stretti i suoi pupilli. Che, al contrario, non avrebbero dubbi nel vivere un’altra Champions da protagonisti sotto le Mura. Figuriamoci se a sorpassare l’Atalanta fossero il Napoli e il folle amore di De Laurentiis per Josip Ilicic. No, caro ADL, goditi l’Europa, ti è già andata bene così tutto sommato- il Milan sul campo poteva soffiartela- la Champions è già prenotata, tanto il volo in prima classe per Lisbona, quanto per i sorteggi di Nyon. Il riscatto dall’incubo coronavirus, la rinascita dei bergamaschi dopo la sofferenza, la permanenza a Bergamo dei titolari, il prestigio e il sogno di una ex Provinciale ammirata in tutta Europa. Contro tutto questo non può nulla un labiale sussurrato o una Coppa regalata da Dybala e da Danilo. Ma lo deciderà il campo, come è giusto che sia, ancora una volta: il 2 luglio sarai il benvenuto, mancano solo due settimane.

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