Atalantamania: De Laurentiis goditi l’Europa, la Champions è già prenotata!
LONTANO DAGLI OCCHI- Ma, caro il mio ADL, il problema è che l’Atalanta non tiene nemmeno in considerazione di non qualificarsi in Champions. Figuriamoci poi se, invece che la Roma, a strappargliela è il Napoli. Sesto in classifica. E, udite udite, a meno nove. Vi sembrano tanti punti di differenza? Non aggiungo allora che, in caso di vittoria col Sassuolo, la sera del solstizio d’estate si trasformerebbero in un larghissimo +12. Per intenderci, la stessa differenza tra il Napoli e il Torino con vista sulla B. Gli uomini di Ringhio Gattuso affronteranno poi la vicinissima (solo in classifica) Verona e la ben più agevole Spal, mentre la Dea sarà alle prese con la più agguerrita Lazio e l’Udinese. Ma se anche il Napoli le vincesse tutte- con l’Inter ha pareggiato e ieri pure, prima della poco meritocratica roulette dal dischetto- a meno di grandi scivoloni dell’Atalanta si deciderebbe tutto giovedì 2 luglio alle 19.30. In casa bergamasca. Il primo scontro diretto ha visto un pareggio al San Paolo, ma la rabbia dei nerazzurri è cresciuta a dismisura in questi mesi. E certe battaglie, le più decisive, hanno solo due schieramenti, l’uno contro l’altro. Per lo Scudetto, è solo Juve-Lazio. Per la Champions, è solo Atalanta-Roma. Un duello che, tra l’altro, va oltre il campo di gioco.
VEDI NAPOLI E PIANGI- “Qui c’è gente che piange e che deve andare via a scadenza”. Già, non è Bueno per José María Callejón alzare quel trofeo tricolore al cielo e sapere che è un addio. Con che spirito giochi le ultime 12 gare? Di sicuro con quello contrario al fervore degli 11 nerazzurri, che in 13 partite dovranno conquistare una Champions che profuma di rinnovo e allontana lo spettro del mercato. Per carità, bellissime le parole del ds Giovanni Sartori che blinda il tridente e i Big, ma diciamola tutta: se quella Roma che corteggia da mesi mister Gian Piero Gasperini (per sostituire Paulo Fonseca), Robin Gosens (per salutare Aleksandar Kolarov) e Pierluigi Gollini (per soppiantare Pau Lopez) ottenesse il 4° posto stellato ai danni della Dea, sarebbe davvero dura per Bergamo tenersi stretti i suoi pupilli. Che, al contrario, non avrebbero dubbi nel vivere un’altra Champions da protagonisti sotto le Mura. Figuriamoci se a sorpassare l’Atalanta fossero il Napoli e il folle amore di De Laurentiis per Josip Ilicic. No, caro ADL, goditi l’Europa, ti è già andata bene così tutto sommato- il Milan sul campo poteva soffiartela- la Champions è già prenotata, tanto il volo in prima classe per Lisbona, quanto per i sorteggi di Nyon. Il riscatto dall’incubo coronavirus, la rinascita dei bergamaschi dopo la sofferenza, la permanenza a Bergamo dei titolari, il prestigio e il sogno di una ex Provinciale ammirata in tutta Europa. Contro tutto questo non può nulla un labiale sussurrato o una Coppa regalata da Dybala e da Danilo. Ma lo deciderà il campo, come è giusto che sia, ancora una volta: il 2 luglio sarai il benvenuto, mancano solo due settimane.