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  • Atalantamania: Dea orgoglio italiano in Uel, e con Malinovskyi si sogna Siviglia!

    Atalantamania: Dea orgoglio italiano in Uel, e con Malinovskyi si sogna Siviglia!

    • Marina Belotti
    Mister Gasperini ha trovato la combinazione vincente. 3-4-2-1 e scatta il ‘clac’ della cassaforte europea. Ma il 2-1 finale non può essere composto da cifre qualunque. Perché un Pessina-Pasalic non fanno un Koopmeiners-Boga. Se il ‘Pi greco alla seconda’ è riuscito ad andare sotto la sufficienza anche in una notte a cinque stelle con vista sugli ottavi, l’olandese e l’ivoriano hanno (per l’ennesima volta) cambiato le sorti del match. Koopmeiners-Boga e ovviamente lui, il mancino di Malinovskyi. Che oggi ha una ragione in più per farsi sentire in tutto il mondo e sognare una finale a Siviglia.
     
    GLI 11 D'ORO- Gli uno-due, le triangolazioni, il feeling e la corsa palla al piede puntando la porta senza paura di calciare ce li hanno solo Teun e Jeremie. Non c’è nulla da fare, in attesa che all’Atalanta rispuntino le punte, Miranchuk e Muriel almeno, per provare a centrare il quarto posto Champions la Dea dovrà affidarsi al tridente della ripresa sceso in campo al Pireo. Potendo contare anche su due esterni sinistri di lusso, Maehle e Pezzella, due veterani della mediana, Freuler e de Roon, una difesa d’acciaio ed esperienza (Toloi, Demiral, Djimsiti), un portiere che deve ancora tirare fuori il meglio di sé. E se il periodo di polemiche e punti persi è “incancellabile”, la medicina migliore è trasformare la frustrazione in carica agonistica per raggiungere tutti gli obiettivi nonostante tutto, nonostante tutti.
     
    OBIETTIVO CHAMPIONS- La Champions è ancora lì, c’è una gara col Toro da recuperare e ora la Dea ha ritrovato la consapevolezza giusta. Ha ritrovato gli schemi, il gioco, il morale per stendere la Samp in casa lunedì, lei che si è confermata regina delle trasferte. Il Franchi non conta, Malinovskyi l’aveva trovata la solita sassata in rete di mancino. Un messaggio per la sua Ucraina, condiviso da tutta Italia. L’Atalanta è rimasta l’unica italiana in Europa League, e oggi porta in alto il tricolore in nome della pace. No War in Ukraine, mentre in campo è pronta a combattere per raggiungere la Champions. Se via quarto posto o via Siviglia, si vedrà. Ma proseguire il cammino europeo non può che fare bene alla Dea, ricaricata all’ombra del Partenone per tornare a vincere anche in Serie A (manca dal 9 gennaio…).
     

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