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  • Atalantamania: perdi Gosens (fai cassa) e prendi Boga e Mihaila, 6+ al mercato della Dea! E Zapata…

    Atalantamania: perdi Gosens (fai cassa) e prendi Boga e Mihaila, 6+ al mercato della Dea! E Zapata…

    • Marina Belotti
    Rose corte? Sì, sono le preferite di mister Gasperini che però, se potesse scegliere, le riempirebbe di soli attaccanti. Questo è il suo calcio: aggressivo, intenso, spettacolare. In una parola: votato all’attacco. E da manager all’inglese qual è a Bergamo, può indirizzare le scelte di mercato. L’Atalanta dà il benvenuto a febbraio, mese decisivo per Coppa Italia, Europa e corsa Champions in Serie A, a due nuove frecce al suo arco: due esterni sinistri offensivi che regaleranno l’estro e la fantasia in area piccola persi con Gomez, sorprendendo le difese nemiche che un po’ avevano capito come fermare la sua Dea. Due giovani, un classe 1997 e un classe 2000, che abbassano l’età media dei veterani svelando il prospetto della Dea che verrà. Se Lovato e Piccoli sono perdite marginali, pensate e previste, l’assenza di Gosens pesa strappando l’8 in condotta.
     
    IL CASO GOSENS- Ma il rischio concreto era che, tra un anno esatto, col contratto in scadenza, l’ex numero 8 potesse accordarsi con un’altra squadra e andare via a 0. Oppure che, tra cinque mesi, per le assenze per infortunio e gli eventuali mancati obiettivi dell’Atalanta, salutasse senza rimpinguare a sufficienza le casse orobiche. Invece a conti fatti il club orobico, con cinque esterni all’attivo, un’ala poteva pure permettersi di salutarla. Sembrava destinato a partire Hateboer, invece ha detto addio Gosens, lasciando 25 milioni circa di introiti. Ma a pesare più dei gol non segnati in questi quattro mesi ai box, saranno quelli che realizzerà con la maglia della diretta concorrente Inter. La Dea si consola con Maehle e Pezzella, entrambi in crescita, bozze di plusvalenze future. Ma non solo loro: l’entourage nerazzurro si è cautelato proprio con due acquisti nella stessa zona di campo, con caratteristiche simili per velocità, corsa e fantasia. 
     
    CHI VIENE E CHI VA- Boga, 40 milioni per tutta l’estate, è arrivato a Bergamo per soli 22 più 2 di bonus.
    Un bello sconto e una bella operazione, considerato che l’Atalanta si è mossa una settimana prima dell’inizio del mercato anticipando come sempre la concorrenza e risolvendo diverse magagne tra cui le commissioni da pagare al Sassuolo e all’agente del calciatore. Mihaila è un giovane affamato di gol e di Serie A che cercherà i tutti i modi di completare il salto di qualità convincendo la Dea a pagare il riscatto di 9 milioni. Ce ne è, volendo, anche per un rivoluzionario cambio di modulo: con due sinistri di piede destro il nuovo tridente si scatenerà. Senza Piccoli, che però tornerà ancora più esperto, e Lovato, così a completare i cinque in difesa ci sarà Scalvini, quel futuro Bastoni che ha tenuto a bada Milinkovic-Savic e promette benissimo. Il Gasp ha sempre preferito i prodotti del vivaio orobico. E gli attaccanti.
     
    CHI RESTA- Perché spesso le migliori operazioni di mercato sono quelle sfumate. E l’Atalanta ha fatto muro con la Lazio per Miranchuk, per lasciare a Ilicic il tempo di recuperare dai problemi personali senza mettergli pressione, e ha blindato, almeno per il momento, Duvan Zapata. Che ancora una volta aveva ricevuto un’offerta allettante dal Newcastle: prestito da 5 milioni di sterline con obbligo di riscatto in caso di permanenza in Premier a 18. No secco dei Percassi, che nel caso faranno cassa a giugno. Intanto contano sui suoi gol per centrare il quarto posto Champions, traguardo tanto illustre quanto remunerativo, per dettare ancora legge sul mercato. Che per la lungimirante Atalanta scatta sempre un po’ prima delle altre. Maggio è dietro l’angolo. 

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