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  • Atalantamania: Tanque, tocca (ancora) a te

    Atalantamania: Tanque, tocca (ancora) a te

    Le vacanze paiono già un lontano ricordo. Sarà pur vero che la partenza per la Val Seriana è vicina, ma non sarà certo un soggiorno di piacere, per Bellini&Co. C'è da preparare una stagione, da immagazzinare ossigeno nei polmoni, resistenza nelle gambe. Affinare i nuovi schemi – 4-3-3 la probabile nuova combinazione nerazzurra, sperando si riveli vincente – e inserire i volti nuovi.

    Che sono arrivati, o stanno ultimando gli ultimi dettagli burocratici. Qualche giovane che si è fatto le ossa, come Kone e Baselli; qualche volto semi-nuovo pronto a riallacciare un discorso, come Giulio Migliaccio. E pure il colpo a sorpresa, Constantin Nica, vento dell'Est pronto a sbuffare sulla destra. Impossibile sbilanciarsi, a giudicare sarà il rettangolo verde: ma una breve spulciata al curriculum e pure uno sguardo all'operazione – 1,6 milioni per un classe '93 – inducono all'ottimismo. Nica nel presente, Almici in un futuro prossimo: la fascia destra, inghippo che si trascinava stancamente da qualche tempo (ahi, Masiello) in casa atalantina, pare assicurato per l'avvenire.

    Di Giulio Migliaccio, invece, si è detto e stradetto. Un colpo chiuso, dopo tanti nomi sfumati: Donati, Bianchi, Acerbi, pareva lo stesso malocchio di Branca. Dopo questo breve exploit, però, il mercato atalantino potrebbe tornare sottotraccia. La sensazione è che l'attacco non subirà stravolgimenti, con la sola incognita sulla permanenza di Ardemagni (e l'eventuale sostituto non dovrebbe essere un nome di grido). A cannoneggiare al centro del reparto, quindi, ci sarà ancora German Denis. In dote porta trentuno centri nelle ultime due stagioni, linfa vitale. Dovrà sobbarcarsi un'altra stagione da arma letale, da puntuale hombre del partido.

    Guardiamoci per un attimo attorno, perché l'artiglieria delle dirette concorrenti vede un riassortimento generale. Prendiamo fiato e recitiamo la filastrocca di questo primo scorcio di mercato: il Genoa perde Borriello (ma attenzione a un possibile coup de theatre) e trova Gilardino, che a sua volta si dà il cambio – in quel di Bologna – con Rolando Bianchi, che lascia così il Toro privo (momentaneamente, s'intende) dell'ariete principe; sliding doors pure per Parma e Samp, mentre il Sassuolo scommette su Zaza e l'Hellas su Toni. Il mercato spariglierà nuovamente le carte, non c'è dubbio. Ma emerge una prima certezza: le altre cambiano, a Bergamo si sceglie una sicurezza. Il tempo e il campo saranno come al solito giudici supremi, in palio c'è una salvezza. Tanque, tocca (ancora) a te.

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