Calciomercato.com

  • Atalantamania: tra Romero e Zapata, passa tutto da Bergamo! Milan, Inter e Juve stanno a guardare

    Atalantamania: tra Romero e Zapata, passa tutto da Bergamo! Milan, Inter e Juve stanno a guardare

    • Marina Belotti
      Marina Belotti
    Come Orio al Serio è l’hub del traffico aereo nel nord Europa, oggi l’Atalanta è l’hub del mercato per i top club internazionali. Le trattative più succulente e stuzzicanti passano a sud di Città Alta: la Dea è un domino che innesca scambi, trasferimenti, fumate bianche e grossi affari in un calciomercato altrimenti povero di acquisti e colpi di scena. Perché i Percassi hanno il bilancio a posto, perché se vendono fanno girare l’economia solo con cifre a sei zeri, perché se cedono acquistano subito. Dalla difesa all’attacco, si surriscalda la linea in via Paglia, sede di trattative infuocate. Milan, Inter e Juve pendono dalle labbra dei Percassi. Il calcio ha bisogno di loro.
     
    DIFESA – Gollini al Tottenham, Musso all’Atalanta, già una signora operazione, è quasi finita nel dimenticatoio a confronto delle faville dei primi di agosto: una trattativa semplice e pulita, portata avanti dall’oculata dirigenza orobica ancora prima che si aprissero le porte del mercato. Perché, loro lo sapevano prima di tutti, quando il sole d’agosto avrebbe tolto il sonno e il respiro, ci sarebbero state ben altre trattative milionarie sul banco. Accettati i 55 milioni per Romero – a fronte dei 16 pagati alla Juve, un bel marameo – prima del ‘Sì’ a Paratici, Sartori fa segno a Cherubini di passargli, per favore, Demiral. Centrale turco promettente che nel qui e ora costa solo 4 milioni, degli altri 28 – la Signora ha imparato la lezione - se ne riparlerà tra un anno. E in un anno, quante cose può fare Gasperini al duttile ventitreenne che chiedeva solo fiducia e minuti in campo? Magari un Cuti 2 che varrà il doppio nell’estate 2022.
     

    MEDIANA – Anche Roma e Napoli in realtà stanno a guardare, anzi, a sentire Teun Koopmeiners chiacchierare con l’ad Luca Percassi del quinquennale da 1,5 milioni l’anno. Addio Borussia, giallorossi e partenopei, l’olandese amico di de Roon, destinato a fargli da vice, ha scelto Bergamo. L’Az Alkmaar è inflessibile sui 20 milioni richiesti, tanto quanto l’Atalanta sui 16 disposti ad offrire, ma ora che arrivano i fondi da Londra ci sarà margine di manovra per un altro matrimonio a lieto fine. 
     
    ATTACCO –
    E per non farsi mancare nulla, la Dea scatena anche un valzer di punte e tacchetti in area piccola, giusto per ravvivare il mercato, sottotono perché a corto di finanze in tempi di pandemia. Protagoniste sempre Londra, da cui parte la corte serrata per Lukaku, e Bergamo, culla del gemello colombiano che consentirebbe la girandola di attaccanti. Il Lukaku bergamasco in centro città sta bene, non ha stimoli per cambiare aria se non quei 45 milioni che l’entourage nerazzurro chiede ai cugini nati cinque mesi dopo. Per stazza (189 cm per 88 kg) e caratteristiche (il tiro potente, l’uno contro uno, il farsi spazio da solo), il vero nodo di mercato non è quindi chi sostituirà Lukaku – Zapata è l’erede naturale – ma chi farà le veci del panterone in coppia con Muriel? Il bergamasco Belotti, difficile, i 4 milioni dello Zenit in ogni caso a casa sua non li troverà. Jeremie Boga più facile, ma non come sostituto di Zapata bensì come rinforzo nel dopo Ilicic – aspetterà davvero la domenica di Ferragosto il Milan per dire allo sloveno l’agognato sì? Il sogno è il quasi omonimo Vlahovic, 9 anni in meno e 6 reti in più nell’ultima Serie A. La realtà è, ancora una volta, l’asse Londra-Bergamo: Tammy Abraham, centravanti classe 1997 autore di 6 reti in Premier nella passata stagione. Prestito con obbligo o diritto di riscatto fissato sui 40 milioni, che potrebbero essere ammortizzati tramite un pagamento dilazionato.

    Altre Notizie