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  • Attacco Fiorentina: Montella ne vuole un altro

    Attacco Fiorentina: Montella ne vuole un altro

    • Luca Cellini
    Il gol segnato a tempo quasi scaduto 72 ore fa a Verona contro il Chievo da Khouma El Babacar non cancella le carenze in zona rete della Fiorentina che, è si reduce da 17 punti nelle ultime sette partite e da sei gol realizzati fra le sfide contro Palermo e Chievo, ma non può non fare i conti con l’astinenza quasi assoluta del suo attaccante principe, Mario Gomez, giunto con la prova del ‘Bentegodi’ alla quindicesima presenza in campionato con un solo gol. Il momento ‘no’ dell’ex giocatore del Bayern Monaco preoccupa e non poco lo staff tecnico gigliato guidato da Vincenzo Montella perché non si sa dove agire per stimolare il classe ’85 di Riedling. L’allenatore viola ha provato variando a turno le situazioni tattiche, alternando più o meno tutti gli attaccanti a sua disposizione, a supporto di SuperMario, e ha cercato di stimolarlo sul piano emotivo, con un misto fra bastone e carota che ha anche sollecitato le frizioni, per alcune frasi secondo il 40enne mister campano, mal attribuite all’indirizzo del proprio numero 33.

    Un dato di fatto però è assolutamente ineluttabile: Montella può contare su un parco offensivo che offre questo Mario Gomez, su un Babacar da poco recuperato da oltre un mese di stop per infortunio, su un Cuadrado adattato a seconda punta e, poco altro. “Non ho messo Marin perché io le partite le voglio vincere” è sembrato da parte dell’ex allenatore anche di Roma e Catania un necrologico tecnico al futuro ancora in maglia viola del tedesco di origini bosniache, arrivato soltanto la scorsa estate in prestito dal Chelsea, che non ha giocato fino ad oggi neanche 1’ in serie A e che ieri è infatti tornato al Chelsea per poi essere nuovamente girato a titolo temporaneo stavolta all’Anderlecht. Josip Ilicic non mette piede in campo dalla trasferta di Cesena di oltre un mese e mezzo fa, ed ha rotto ogni tipo di rapporto con la piazza e la tifoseria dopo il gesto di poggiare il dito davanti alla bocca al momento di uscire dal campo nel corso di Fiorentina – Napoli del 9 novembre scorso, ed ha anche saltato le tre ultime convocazioni. Cosa che Iakovenko ha sempre dovuto digerire da inizio stagione, mentre El Hamdaoui è caduto in una distorsione al ginocchio alla vigilia della gara contro il Chievo Verona, ma è di fatto ufficialmente sul mercato.

    IPOTESI PALOSCHI E DENIS - In attesa dei recuperi di Giuseppe Rossi e Federico Bernardeschi, rispettivamente a metà marzo e fine aprile, e con Alessandro Diamanti alle prese con lo smaltimento di qualche chilo di troppo derivante dai quasi tre mesi di stop senza scendere in campo per un match ufficiale,  Vincenzo Montella ha chiesto ai suoi dirigenti un altro attaccante per la sua rosa. Una prima punta agile e scattante, già con esperienza e pronto all’utilizzo. La Fiorentina aveva pensato a Gilardino ma il nome non convince l’Aeroplanino, come non lo faceva Adrian Mutu, trattativa poi sfumata. Tutt’altro che tramontate le piste di Paloschi e Denis, magari inserite in qualche scambio con Chievo Verona ed Atalanta. Se i desiderata di Montella verranno esauditi però, lo faranno solo nelle ultimissime curve del mercato di gennaio, perché anche nelle scorse ore i dirigenti che si occupano delle trattative in casa viola, Daniele Pradè ed Eduardo Macia, hanno ricevuto l’ordine perentorio di abbassare pesantemente il monte ingaggi con fra i sei e gli otto giocatori da cedere in tempi brevi.

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