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  • Ballardini si conferma la kriptonite di Mou: la Cremonese come la Lazio con l’Inter del Triplete

    Ballardini si conferma la kriptonite di Mou: la Cremonese come la Lazio con l’Inter del Triplete

    Nervoso, espulso e sconfitto, José Mourinho potrà tirare un sospiro di sollievo: almeno per questa stagione non incontrerà più Davide Ballardini, la sua bestia nera. Contro il vate di Setubal, l’allenatore della Cremonese ha raccolto il primo successo stagionale, quello che i grigiorossi aspettavano da 27 anni. Una gioia quella vissuta allo Zini cui il portoghese si è sottratto presto. Prima infatti è stato cacciato dall’arbitro Piccini al 46’, poi dopo aver visto buona parte della seconda frazione sugli spalti, ha deciso di trasferirsi negli spogliatoi per il finale. Un ko storico, non il primo però per lui contro Ballardini.
      
    COPPA - La Cremonese aveva già sbattuto fuori la Roma e Mourinho dalla Coppa Italia ai quarti spalancandosi la strada per la semifinale con la Fiorentina. Un trionfo per Ballardini, l’allenatore dei grigiorossi, che già aveva eliminato agli ottavi il super Napoli di Spalletti. Un percorso incredibile per una squadra che continua a stentare in campionato e che aveva ripercorso le gesta di un’altra formazione allenata da Ballardini che aveva tolto qualche anno fa un trofeo dalle mani di Mourinho. 

    PRECEDENTE - Certo, questa non era una finale, ma si trattava di una partita sulla carta facile per la Roma che, vincendo, si sarebbe presentata da favorita anche contro la Viola e avrebbe potuto accedere a una finale di Coppa Italia, obiettivo di tutto rispetto per i giallorossi. E invece, ancora una volta, tra Mourinho e una Coppa ci si mette Ballardini di traverso. Era già successo nell'unico precedente in cui l'ex Genoa aveva battuto lo Special One. ì

    INTER-LAZIO - Supercoppa 2009, estate pechinese, è la stagione in cui l’Inter avrebbe vinto tutto centrando il Triplete. Tutto tranne appunto il primo trofeo stagionale che va a Ballardini e alla sua Lazio. Matuzalem e Rocchi hanno la meglio su Eto’o: la gara finisce 2-1 e spaventa i nerazzurri. Quella che sembrava una stagione stregata diventerà poi leggendaria, con una macchia indelebile e il solito sospetto. Davide Ballardini, la kryptonite di Mou, che ora entra nel club d’elite di coloro i quali sono stati in grado di eliminarlo in due competizioni diverse. Una lista che comprende Guardiola, Conte, Simeone e, ora, Ballardini. Strano ma vero.
     

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