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  • Barcellona, Xavi: 'Il Camp Nou sarà un vulcano. Voglio fare male all'Inter e non firmo per l'1-0, l'indignazione...' VIDEO

    Barcellona, Xavi: 'Il Camp Nou sarà un vulcano. Voglio fare male all'Inter e non firmo per l'1-0, l'indignazione...' VIDEO

    • Pasquale Guarro, inviato a Barcellona
    Alla vigilia della sfida di Champions contro l’Inter, il tecnico del Barcellona, Xavi Hernandez, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa. 



    “Ci aspettiamo un’Inter molto simile a quella vista a Milano, loro si difendono con un blocco basso, ma noi abbiamo provato alternative per attaccare meglio. Dobbiamo essere coraggiosi, andare all’attacco. Non abbiamo possibilità d’errore, speriamo di avere una notte magica, con l’aiuto della tifoseria”.

    Giocherai a tre?
    “Non voglio dare troppe informazioni, ma giocheremo all’attacco. Mi hanno dedicato così, è il mio DNA. Nel primo tempo di Milano non avevamo capito bene quale fosse il ruolo di Rafinha. Dobbiamo essere più aggressivi, verticali e calciare da fuori. Contano solo i tre punti e serve coraggio”.

    Vi giocate una buona fetta della stagione?
    “Sì, domani è importantissima. Domani abbiamo la possibilità di ricollocarci nel girone. Siamo in una situazione scomoda ma daremo tutto il possibile. Domani è una finale e la affronteremo come tale”.

    Come si gestisce una partita così? Che messaggio manda allo spogliatoio?
    “Sono positivo perché vedo sempre tutto come un’opportunità. Domani affronteremo la situazione nel miglior modo possibile, essendo positivi e attaccando. Cerco di dare il massimo affetto ai calciatori affinché affrontino al meglio una partita così”.

    Quanto sarà importante il pubblico?
    “Sarà fondamentale. I biglietti sono esauriti, la tifoseria ha capito il momento. Domani il Camp Nou deve essere un vulcano, noi ci giocheremo la pelle e daremo tutto”.

    Pedri sostiene che la rosa ha abbastanza qualità per andare avanti. Sei ottimista allo stesso modo?
    “Sempre. Dobbiamo giocare come la seconda parte della partita di Milano. Abbiamo voglia di rivincita e bisogna fare di tutto affinché i tre punti rimangano qui”.

    Koundé sarà convocato?
    “Domani non contiamo su di lui, salvo sorprese dell’ultimo momento”.

    I calciatori hanno meno fiducia in se stessi o stanno reagendo bene?
    “Abbiamo ridotto un po’ l’intensità nelle pressioni in alto, il Celta ci ha dominato la stagione scorsa perché giocano un buon calcio. Noi dobbiamo attaccare meglio, come nel secondo tempo di Milano”.

    Firma per l’1-0?
    “No, vorrei un 2-0. Potendo scegliere, mi piacerebbe di più”.

    Non è preoccupato per la pressione psicologica?
    “In questa partita conterà molto, dobbiamo essere tranquilli e sapere come attaccare ma anche come disporci in campo difensivamente. Poi è meglio segnare subito, ma abbiamo 90’ a disposizione e io sono ottimista”.

    Di fronte a partite così decisive, come parli ai calciatori?
    “Il messaggio è quello che sto dando adesso. È una finale, ma devono divertirsi perché la pressione è mia da allenatore. Il Camp Nou pieno è uno spettacolo e se si vince, non vi dico.Dobbiamo cambiare un po’ le dinamiche di questa Champions”.

    Tempo fa diceva che lo stile Barcellona è innegoziabile, lo pensa ancora?
    “Per noi giocare bene significa dominare la partita e avere un maggiore possesso palla. Per noi giocare bene a calcio significa questo, ma accetto altre metodologie. Chiedo di giocare come nel secondo tempo di Milano, attaccare con intensità e chiudere l’Inter nella loro metà campo. Questa è la mia idea irrinunciabile di calcio”.

    Uscire dalla Champions sarebbe un fallimento?
    “Sarebbe una grande delusione ma voglio pensare positivamente per affrontare al meglio la competizione. Per una serie di circostanze abbiamo una situazione complicata e domani abbiamo una finale per compensare tutto”.

    Si è parlato molto di arbitri, forse troppo. Non c’è troppa pressione su di loro?
    “Ormai è andata. C’era un certo sdegno dopo la partita ma adesso dobbiamo pensare a giocare la partita e se miglioriamo il nostro gioco non avremo più tempo per parlare degli arbitri”.

    Come vive la partita di domani? Si è già giocato un dentro o fuori contro il Benfica.
    “Io la vivo come ho detto prima. Domani sarà una grande opportunità per cambiare la dinamica delle ultime due o tre partite e dimostrare al nostro pubblico che il livello del Barcellona è più alto rispetto a quello mostrato ultimamente. Sono ottimista di natura e in questo momento voglio fare sportivamente male all’Inter”.

    Come potete essere più verticali?
    “Nel momento in cui ruberemo palla, bisogna attaccare di più gli spazi e popolare di più il campo. Dobbiamo essere più aggressivi”.

    Lewandowski è stato un po’ grigio contro Celta e Inter. Gli hai parlato? Cosa ti aspetti? Gli ha detto che deve essere la sua serata?
    “Deve essere la giornata di tutti e Robert, come altri, deve essere importante. Dobbiamo giocare e scambiare molto di più con lui affinché lui si senta meglio”.

    Crede che la bolgia del Camp Nou possa creare ansia?
    “Spero di no, dobbiamo anche vendicare lo sdegno di Milano per dire che siamo forti e che avremmo meritato di più”.

    Perché Lewandowski non ha finora segnato contro i rivali più forti in Champions?
    “A Monaco abbiamo avuto tante occasioni, mentre a Milano è stato più difficile e dovevamo stargli più vicino”.

    Il pubblico ha fischiato Jordi, cosa ne pensa?
    “Il pubblico è sovrano, speriamo domani ci aiutino a vincere la partita. Io non penso ai fischi, penso che le cose andranno bene. E comunque è già successo di vedere fischi trasformarsi in applausi. Vogliamo che i tifosi siano orgogliosi della loro squadra”.

    Come sta de Jong?
    “Ha appena recuperato da un piccolo infortunio e domani vedremo se giocherà dall’inizio o se entrerà a gara in corso”.























































     

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