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  • Bari, rivoluzione sul mercato: i nomi

    Bari, rivoluzione sul mercato: i nomi

    Il Bari pensa già al futuro dopo aver perso la finale playoff per la Serie A contro il Cagliari. La permanenza in Serie B non obbliga i De Laurentiis a cedere in fretta la società (avrebbero tempo fino al 2028, se il Bari non militasse nella categoria del Napoli, o se non mutassero le norme Uefa). Ma questo non vuol dire che non abbiano intenzione di vendere subito. Pare accantonata l’ipotesi Casillo, sponsor principale della società. Imprenditori molto solidi, assai vicini al sindaco di Bari Antonio Decaro, ma affaccendati in altre faccende: Pasquale Casillo, ad esempio, è il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bari, fresco di nomina. 

    Rimarrà al suo posto la bella coppia, Polito – Mignani, che ha regalato un sogno a Bari? Entrambi hanno il contratto in tasca, ma occorrerebbe fissare le nuove coordinate e gli opportuni punti di ripartenza, su un feeling comunque consolidato. Certo, le possibilità di riconferma dei due lieviterebbero se De Laurentiis restasse sul ponte di comando. In caso contrario ogni ruolo sarebbe messo inevitabilmente in discussione. Avventura alla fine? La sensazione? Mignani pare al capolinea della corsa barese. Meglio lasciarsi sul più bello, è il concetto di fondo, piuttosto che rovinare tutto. Anche perché, d’ora in avanti, tutti sarebbero più esigenti con lui. 

    La rosa andrà rinnovata almeno al 70%, considerando la partenza (quasi certa, sempre secondo la Gazzetta dello Sport) dei pezzi pregiati Caprile e Cheddira, dei prestiti Folorunsho, Benedetti, Esposito e Mallamo e di una decina di uomini in scadenza di contratto (su tutti, Mirco Antenucci). Tutte posizioni che richiederanno necessariamente grandi cambiamenti nella rosa.

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