Calciomercato.com

  • Bayern-Lazio, le pagelle di CM: orgoglio Parolo, male Luis Alberto e Muriqi. Il solito Lewandowski

    Bayern-Lazio, le pagelle di CM: orgoglio Parolo, male Luis Alberto e Muriqi. Il solito Lewandowski

    • Valerio Marcangeli
    Si chiedeva una prova d'orgoglio alla Lazio, e questa c'è stata contro il Bayern Monaco campione di tutto. Un 2-1 che rende comunque positiva la serata di Champions League per i biancocelesti, con l'obiettivo di tornarci a giocare presto. In attesa di ciò ecco i voti della sfida di stasera alla Fussball Arena.

    Le pagelle di CM

    Lazio:


    Reina 6: sul rigore di Lewandowski può poco. A inizio ripresa si prende la rivincita rispedendo al mittente una grande chance per il polacco. A tu per tu non riesce poi ad arginare Choupo-Moting sul 2-0 e sul finale abbassa la saracinesca su Gnabry.

    Marusic 6,5: Inzaghi lo schiera a sorpresa nei tre di difesa e il montenegrino ancora una volta risponde con una buona prestazione. Il numero 77 è il migliore dei suoi. Concede pochissimo ad un pericolo pubblico come Gnabry.

    Acerbi 6: il Leone della retroguardia biancoceleste si francobolla a Lewandowski e cerca di limitarlo il più possibile. Le occasioni del bomber polacco non dipendono da lui, tranne al 67’, in quel caso ci pensa il palo a salvare la Lazio. Sul 2-0 si fa bucare da Choupo-Moting.

    Radu 6: sempre più nella storia della Lazio: 400 presenze con il club capitolino. Un pilastro della storia recente biancoceleste, ma anche dell’attuale difesa del club capitolino. Con Radu in campo la squadra di Inzaghi soffre decisamente meno.

    Lazzari 6: spinge molto sull’out di destra, ma gli manca un po’ di coraggio. Ogniqualvolta arriva sul fondo rientra sul sinistro perdendo un tempo di gioco e facendosi recuperare. Si fa male al mignolo della mano sinistra ed è costretto ad uscire per il forte dolore. (Al 55’ Parolo 6,5: impiegato in un ruolo non suo, ovvero sull’out di destra, non solo si comporta egregiamente, ma trova anche il gol del 2-1 di testa).

    Milinkovic 6: serata da capitano per il Sergente della Lazio. Stasera tanta corsa e anche tanta qualità a disposizione della squadra. Pericoloso con uno dei suoi soliti inserimenti.

    Escalante 6: un po’ impacciato in fase di impostazione. Nettamente meglio quando deve recuperare la sfera. Sostanzialmente una prova sufficiente per l’argentino. (All’84’ Akpa Akpro SV).

    Luis Alberto 5,5: il Mago soffre l’intensità del pressing degli avversari. Non si abbatte e ci mette del suo con la solita tecnica. Ancora una volta pesca Milinkovic davanti al portiere avversario, ma è troppo poco per un giocatore come lui. (Al 75’ Cataldi SV).

    Fares 6: nonostante il suo avversario diretto, ovvero Sané, e una partenza non delle migliori, il franco algerino cresce. Difende bene e in alcune occasioni si spinge anche in avanti. Uno scontro di gioco lo costringe ad uscire all’intervallo. (Al 46’ Lulic 6: il capitano biancoceleste si presenta con un gran salvataggio in spaccata. Corre pochi pericoli per il resto della gara).

    Correa 6: il Tucu è molto dinamico. Si fa vedere tanto tra le linee ed è il primo a calciare verso la porta avversaria, ma continua ad essere poco pericoloso.

    Muriqi 5,5: la torre dell’attacco biancoceleste si impegna molto. Mette il suo fisico a disposizione della squadra per farla respirare, ma al 31’ è ingenuo trattenendo in area Goretzka (rigore generoso concesso da Kovács). (Al 55’ Pereira 6: entra bene e fornisce l’assist per il 2-1 di Parolo direttamente su punizione).

    All. Inzaghi 6,5: il voto del tecnico piacentino è un misto tra la sconfitta, che non è mai positiva, ma anche per il cammino in Champions, quest’ultimo anche sopra le aspettative. Stasera contro la squadra campione di tutto il suo gruppo esce decisamente a testa alta.

    Bayern Monaco:

    Nübel 6
    : viene disturbato raramente dagli avversari e all’82’ può poco sul colpo di testa ravvicinato di Parolo.

    Pavard 6: partita equilibrata del terzino francese assente all’andata. Non corre alcun tipo di pericolo e non spinge come al solito in fase offensiva.

    Boateng 6,5: pochi rischi per il centrale tedesco. Attento nonostante i continui spostamenti di Correa. Esce all’intervallo. (Al 46’ Süle 6: secondo tempo senza sbavature per il colosso dei bavaresi).

    Alaba 7: rischia un po’ su un inserimento di Milinkovic al 15’. Poi prende le misure e si trova raramente a fronteggiare le avanzate avversarie. Conclude la gara da centrocampista e fornisce anche l’assist per il 2-0 di Choupo-Moting.

    Hernandez 6: il terzino francese fa il suo dovere sia da terzino che da centrale.

    Goretzka 6: l’“uomo bionico” del centrocampo dei bavaresi fa una partita equilibrata. Spinge meno del solito lasciando più libertà offensiva a Kimmich. (Al 64’ Davies 6: entra e mette subito la quarta. Il terzino canadese è una freccia).

    Kimmich 7: solita gara diligente del soldatino di Flick. Va raramente in difficoltà a centrocampo e dà poco respiro alle fonti di gioco della Lazio. Dà il via all’azione del 2-0 del suo Bayern. (Al 77’ J. Martinez 5,5: colpevole sul gol della Lazio, si perde completamente Parolo).

    Sané 7: dà la sensazione di andare ad almeno due velocità superiori rispetto agli altri giocatori in campo. Al 13’ rischia un gran gol a giro. Poi non spinge molto, ma appena cambia passo è imprendibile.

    Müller 6: il numero 25 del Bayern si vede poco. Raramente griffa le azioni offensive dei suoi, ma è comunque molto prezioso in pressione. (Al 70’ Musiala SV).

    Gnabry 6: l’esterno tedesco ha la sua prima occasione solamente nel finale. Riesce raramente a mettere in difficoltà Marusic.

    Lewandowski 7: tanto per cambiare ci mette lo zampino il numero 9 polacco, stavolta con un rigore impeccabile. L’attaccante dei bavaresi è sempre pericoloso nonostante abbia i difensori biancocelesti francobollati. Prende anche un palo clamoroso al 67’. (Al 70’ Choupo-Moting 6,5: ci mette due minuti a entrare in partita trovando subito il gol).

    All. Flick 7: con l’1-4 dell’andata la sua squadra ha abbassato i ritmi, ma è arrivata comunque alla vittoria. I campioni di tutto sono una macchina da guerra e si candidano anche per la vittoria finale della Champions League 2020/21.

    Altre Notizie