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  • Bellugi: 'Il Covid mi ha portato via le gambe, ma non volevo morire. Moratti un amico, Zanardi il mio idolo'

    Bellugi: 'Il Covid mi ha portato via le gambe, ma non volevo morire. Moratti un amico, Zanardi il mio idolo'

    L'ex difensore dell’Inter Mauro Bellugi, reduce dall'amputazione delle gambe per complicazioni sorte a causa del Covid, è stato ospite a Tiki Taka. Ecco le sue dichiarazioni:

    Sulla sua terribile operazione che ha portato all’amputazione delle gambe, dichiara: “Il covid con me è stato esagerato perché si è unito a una malattia del sangue che avevo già. All’improvviso mi sono ritrovato le gambe nere e l’unica soluzione era amputarle. Anche perché di morire non ci penso nemmeno: ho una moglie, una figlia e un sacco di amici. E ringrazio tutti gli amici che mi hanno chiamato, che mi hanno scritto un messaggio”.

    Sul dottore che l’ha operato di fede interista, conferma: “Mi ha tagliato la gamba del gol al Borussia Mönchengladbach. Lo volevo denunciare. È stato il mio unico gol, anche perché una volta i ruoli erano più fissi, ogni volta che salivo Suarez, Corso e Mazzola mi rimandavano subito indietro. Ai miei tempi dovevi marcare grandissimi attaccanti, non avevi tempo per pensare ad altro”.

    Sulla frase secondo cui vorrebbe le protesi di Pistorius, rivela: “Era una battuta ma invidio quelle persone che hanno più carattere di me e non mollano mai. Li ammiro tantissimo, infatti il mio idolo è diventato Zanardi”.

    Sul paragone con Zanardi, dice: “Sulla sfortuna posso essere d’accordo, ma sul fatto di essere un eroe, lui è un’altra cosa rispetto a me. Lui ha passato delle cose pazzesche ed è riuscito a diventare un fenomeno. Non so come abbia fatto, per ora Zanardi mi batte 3-0”.

    Su Moratti che vuole sostenere tutte le spese mediche, afferma: “E’ vero. Perché Massimo Moratti mi ritiene uno di famiglia, conosco la moglie, suo figlio e quando giocavo all’Inter c’era suo papà Angelo che mi regalò anche una villa a Stintino dopo avermi fatto firmare il contratto”.

    Su chi ancora nega l’esistenza del Covid-19, conclude: “Sono in ospedale in camera con un ragazzo che è stato 40 giorni intubato, un altro l’altro giorno salutava la moglie e la mamma perché stava morendo. Mi viene da piangere solo a ripensarci. Ho visto queste cose e c’è ancora chi dice che è uno scherzo. Ma come si fa a pensare a una cosa del genere?”.

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