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  • Benevento, Vigorito ci ripensa: 'Vado avanti, ma mi aspetto l'entusiasmo che ho trovato quando volevo smettere'

    Benevento, Vigorito ci ripensa: 'Vado avanti, ma mi aspetto l'entusiasmo che ho trovato quando volevo smettere'

    Oreste Vigorito, il presidente del Benevento, rimane alla guida della società dopo che negli scorsi giorni aveva annunciato di voler lasciare: ecco le sue parole in conferenza stampa: 

    "Nei primi anni di presidenza avevo l'abitudine di saltare gli incontri con la stampa e con gli organi di informazione perché preferivo parlare direttamente con la gente. In questo modo traevo linfa vitale per portare avanti il mio progetto e il mio percorso. In questo momento voglio socchiudere gli occhi e ricordare quello che ho visto in televisione qualche giorno fa. Sono orgoglioso dell'apprezzamento della gente, mi hanno reso un uomo felice perché ho rivisto volti carichi di gioia. Come mi capita spesso quando guardo i nostri tifosi, vi assicuro che mi sono emozionato. E' stato un fulmine a ciel sereno, darei le dimissioni ogni giorno pur di vedere una reazione del genere. E' stato un anno apatico, sarebbe disonesto dire il contrario e dimenticare quale sia stato il motivo principale del mio passo indietro. Il disinteresse della gente mi preoccupava, non vedevo più i bambini allo stadio e mi rendevo conto che la maggior parte dei tifosi preferiva la poltrona agli spalti. Non è un discorso economico, sia chiaro, ma di stimoli e motivazioni. Poi c'è qualcuno che, in virtù di non so quale diritto d'opinione, non solo esprime dissenso ma emette anche sentenza chiedendomi di andare via. Ognuno può dire la propria, ci mancherebbe, ma la caccia alle streghe non mi piace. Il pallone è un mezzo per arrivare al cuore di un popolo che, grazie al calcio, per un paio d'ore dimentica i problemi della quotidianità. Non volevo che indifferenza, stanchezza e malumori potessero rovinare il mio approccio a questo sport meraviglioso. Un becero messaggio non cancella gioie e dolori di un percorso intenso, fatto di sudore e sacrificio".

    LA PROSSIMA B - "La prossima serie B sarà difficilissima. Sono retrocesse squadre di altissimo livello come Genoa, Cagliari e Venezia. Affronteremo il Parma, una potenziale corazzata. Dalla C arriverà il Bari, forse il Palermo. Presidenti come me, che lavorano da soli e ci mettono soldi e passione, sono merce rara. Mi sento un cacciatore con un fucile che spara a distanza di 100 metri mentre gli uccelli sono a 101. Solo insieme possiamo gioire e fare qualcosa di importante. La critica fa parte del gioco, non ho mai condannato il tifoso che democraticamente chiede un confronto. Forse mi si chiedono le cose in modo sbagliato. La gente che ha sostenuto sempre il Benevento mi troverà sempre a propria disposizione, non conta se sono dieci o mille. Godo di ottima salute, non ho nessuna voglia di andarmene in pensione, continuerò a fare il presidente a patto che tutto lo stadio sia pieno e segua l'esempio di quella curva Sud che non ha mai mollato né smesso di sostenerci. Non ho bisogno dello stadio per onorare la memoria di mio fratello, potrei trascorrere il mio tempo libero giocando a golf o facendo mille altre cose. Invece ho comprato un sogno, il mio entusiasmo è direttamente proporzionale all'affetto e all'amore del popolo giallorosso. Non voglio essere pregato, ci mancherebbe, ma nella vita si deve dare il giusto valore alle cose. Sarà una campagna abbonamenti degna delle tasche di tutti, aiuteremo chi ha bisogno di aiuto senza che ce lo chiedano. Costruiremo una rosa dignitosa, in grado di darci soddisfazione e che sudi la maglia dal primo al novantesimo in ogni partita. Apriremo le porte degli allenamenti sperando non ci siano soltanto i 6-7 curiosi, ma tanta gente che ama i colori sociali".

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