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  • Beneventomania: da Inzaghi arrivano preoccupanti segnali di confusione

    Beneventomania: da Inzaghi arrivano preoccupanti segnali di confusione

    • Massimiliano Mogavero
    Lo schianto è fragoroso, ma per certi versi non inaspettato. Nello scontro diretto che non avrebbe mai dovuto sbagliare, il Benevento ne prende tre dallo Spezia ed entra così ufficialmente in una crisi dagli esiti imprevedibili. Sì, perché modalità e dimensioni del rovescio già di per sé rendono il quadro preoccupante, ma a peggiorare le cose ci si mette pure Inzaghi che non sembra avere esattamente il controllo della situazione. Anzi, dà l'impressione di aver smarrito la bussola e le contraddizioni in serie degli ultimi tempi stanno lì a dimostrarlo. 

    L'elenco è lungo e parte dalle scelte, alcune delle quali sono difficili da comprendere, ma evidentemente sarà un limite nostro. E allora qualcuno deve aiutarci a capire, ad esempio, come mai il tecnico giallorosso ha deciso di affrontare a viso aperto e in maniera spregiudicata due grandi come Inter e Roma, mentre nella partita che avrebbe dovuto vincere a tutti i costi – quella con lo Spezia, appunto – si è reso protagonista di una virata netta verso la strada della prudenza? Benevento sulla difensiva, passaggio al 4-4-2, linee compatte e Dabo dirottato sulla fascia sinistra. Risultato: quelle poche certezze sono state fatalmente inquinate dalla confusione tattica. Anche perché Inzaghi ci ha messo mezzora per sconfessare se stesso e tornare al 4-3-2-1 e, proprio mentre comunicava alla squadra la nuova disposizione in campo, lo Spezia si è portato in vantaggio. Solo un caso? Probabilmente no.

    Insomma, l'allenatore piacentino anche stavolta ci ha messo parecchio del suo. La confusione, però, è certificata non solo dalle scelte, ma pure dalle dichiarazioni. Alla vigilia del match con lo Spezia se l'è presa con l'ambiente colpevole, a suo dire, di non creare il clima giusto, ma soprattutto ha giustificato le lacune difensive e la facilità con cui il Benevento subisce gol, in modo assai fantasioso: “Avevamo messo in preventivo che i giovani potessero pagare dazio dal punto di vista dell'esperienza”. I giovani? Quali giovani? Forse a Pippo sfugge il fatto che la sua squadra è quella con l'età media più alta dell'intera Serie A. Dettagli.

    Ma la vera perla è arrivata nel post partita, quando ha dovuto giustificare in qualche modo la debacle: “Forse non sono riuscito a far capire ai ragazzi l'importanza di questa partita”. Cioè, Inzaghi vuole farci credere che un gruppo che viene da quattro sconfitte consecutive, abbia bisogno del pungolo del proprio allenatore per rendersi conto di quanto sarebbe stato fondamentale fare risultato, per altro contro una diretta concorrente falcidiata dalle assenze (ben 13 indisponibili nello Spezia)? Se è così, siamo messi davvero male. 

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