Beneventomania: la prima volta non si scorda mai
Storia strana quella di Brignoli da Trescore Balneario. Che, da appassionato di ciclismo, ha toccato ieri la vetta più alta della sua carriera dopo una scalata infinita. Fatta di pedalate a fatica, di sogni infranti e di bocciature. Da giovane, Atalanta e soprattutto il Milan lo scartarono: “prendiamo solo quelli da grande squadre” risposero i dirigenti rossoneri a chi vedeva in lui delle potenzialità. Chissà cosa avranno pensato quegli stessi dirigenti ieri pomeriggio, quando proprio quel ragazzo della provincia di Bergamo ha rovinato il debutto di Gattuso sulla panchina del Diavolo.
Nessuna rivincita, comunque. Meglio parlare di riscatto, di un'impresa che cancella le amarezze del passato, anche quello recente. Sì, perché negli occhi dei tifosi del Benevento c'era ancora l'erroraccio commesso nello scontro diretto col Sassuolo, quando un suo disimpegno troppo superficiale consegnò ai neroverdi il gol del vantaggio. Non si è abbattuto il Colibrì, anzi ha continuato a restare in volo, grazie anche al suo tecnico che gli ha confermato la fiducia in un momento complicatissimo. Fiducia che Brignoli ha ripagato alla grande.