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  • Berlusconi| 'battezza' l'era Allegri

    Berlusconi| 'battezza' l'era Allegri

    Fuori da Milanello lo contestano, lo chiamano il presidente «invisibile». E lo fischiano sonoramente mentre il suo elicottero atterra. Ma nel giorno in cui il suo Milan comincia la nuova stagione Silvio Berlusconi non si sottrae a un vero e proprio show che dura un'ora abbondante per «iniettare fiducia» a un popolo rossonero scettico. Anche Josè Mourinho «ha imparato da me» e questo Milan «può competere con chiunque» anche perché può contare su due fuoriclasse: Ronaldinho e Allegri. Il brasiliano, a dispetto delle tentazioni californiane, «resterà e non ha voglia di andare via», assicura Berlusconi. «Anzi, rinnoverà il contratto e resterà finché non smette di giocare: è il miglior calciatore di ogni tempo, la migliore attrazione del Milan».

    A sentire il patron, non è in arrivo nessuno in grado di rubare la scena al brasiliano. «Ibrahimovic è un grande campione, ma non si troverebbe bene nello spogliatoio del Milan dal punto di vista del carattere». Spese folli è pronto a fare il Real Madrid per Thiago Silva, ma Galliani lo blinda, mentre resta in dubbio la posizione di Gattuso. Insomma, «l'unico davvero incedibile è Ronaldinho», si lascia sfuggire Berlusconi. Come e dove giocherà il fantasista lo ha già deciso. «Dobbiamo attaccare: non voglio una punta sola, ne voglio due e Ronaldinho alle loro spalle», chiarisce Berlusconi con una mano sulla spalla e gli occhi fissi in quelli di Allegri. «Un bel ragazzo che sembra fatto apposta per diventare una star del cinema e l'identikit perfetto per essere un allenatore del Milan».

    Con Allegri accanto a Berlusconi ci sono il capitano Ambrosini e gli unici tre volti nuovi: Amelia, Papastathopoulos e Yepes. Il 34enne difensore arrivato dal Chievo «è molto bello e bisogna guardare anche a quello, alla fine in campo vanno 11 uomini in mutande», sorride ancora Berlusconi. Peccato che per i tifosi sia l'emblema di un'altra campagna acquisti deludente, da parte di un presidente che «è meglio se si facesse da parte». Un'ipotesi che Berlusconi non esclude più a priori, ribadendo che in famiglia nessuno ha nei piani di raccoglierne l'eredità calcistica. Massimiliano Allegri non apre bocca e la sua presentazione avverrà oggi.

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