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  • Cragno è tornato super: riaccende il mercato e manda un segnale a Mancini

    Cragno è tornato super: riaccende il mercato e manda un segnale a Mancini

    • Claudio Brambilla
    Il Cagliari prosegue nel suo magic moment sotto la gestione Mazzarri. La vittoria di domenica contro il Torino ha definitivamente certificato di come nel 2022 la formazione rossoblu sia tra le compagini con il rendimento più alto, grazie a ben 15 punti nelle ultime 8 giornate di campionato. Merito di tante scelte azzeccate da parte della società sul mercato in entrata ed in uscita (a partire dal cambio in panchina), di tanti giovani che si stanno affermando e di un Alessio Cragno che continua a confermarsi come uno dei portieri più affidabili della massima serie. La parata su Belotti nel corso del primo tempo è stata, ancora una volta, da applausi e dal coefficiente di difficoltà altissimo. Un intervento da sottolineare e per il quale le big italiane dovranno una volte per tutte prendere nota in maniera concreta.

    SEMPRE SEGUITO, MAI SELEZIONATO - Alla quinta stagione con la maglia del Cagliari, Cragno è ormai diventato un punto fermo degli isolani. Un talento che spesso in questi anni è stato accostato a squadre di alto livello ma l'interesse non si è mai tradotto in un assalto concreto. Roma, Lazio e Napoli in passato hanno più volte chiesto informazioni a Giulini, che dal canto suo ha sempre aperto ad una eventuale cessione per permettere al ragazzo di vivere i giusti palcoscenici. Un nulla di fatto che non ha però tolto le giuste motivazioni a Cragno che anche quest’anno sta dimostrando il suo valore. Un fattore importante anche in ottica Nazionale, considerando le attuali alternative a Donnarumma.

    CAPITOLO AZZURRO - Una parantesi non fortunata già dai tempi pre-europeo. Basti pensare alla scelta di Mancini che al momento di diramare i nomi per la vincente avventura non inserì il nome di Cragno. La scelta del ct Mancini cadde su Meret e Sirigu, due profili che ancora oggi stanno godendo di maggiore considerazione. Ma se il primo oggi continua a non trovare spazio a Napoli, il problema dell’ex Psg sembra essere una condizione fisica non più eccellente anche in virtù di una carta d’identità che inizia a farsi sentire. E con il playoff mondiale in vista, l’idea di affidarsi a Cragno come vice-Donnarumma non deve essere vista come un’ipotesi così effimera.

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