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  • Bijol: 'Inter fortissima, ora difendo ma ho i piedi da regista'

    Bijol: 'Inter fortissima, ora difendo ma ho i piedi da regista'

    Jaka Bijol lancia la sfida all'Inter. Il 25enne difensore sloveno dell'Udinese ha dichiarato in un'intervista a Tuttosport: "Nell'ultimo 3-1 per noi ho fatto un gol, pure molto bello. In questa stagione non ho ancora segnato, magari arriva in queste ultime 8 partite di campionato. L'Inter è fortissima, ma noi siamo affamati di punti per la salvezza". 

    THU LA - "Lautaro e Thuram si fermano lavorando di squadra, ma non ci sono soltanto loro due. L'Inter quest'anno è la squadra più forte in Italia e gioca molto bene, dovremmo stare tutti sul pezzo. Però sono sicuro che interpreteremo bene questa partita. Chi toglierei all'Inter? Domanda difficile... Loro sono forti come squadra, impossibile scegliere un giocatore solo. L'attaccante più forte che ho marcato? Difficile dirlo perché in Italia trovi di fronte giocatori che hanno sempre qualità diverse. Se però devo proprio sceglierne uno, direi Osimhen: è veloce, ha fisico e poi svaria su tutto il fronte d0attacco per aiutare la squadra. Affrontarlo è sempre un problema perché non ti lascia mai respirare". 

    LE VOCI DI MERCATO - "A me interessa soltanto restare concentrato sull'Udinese, abbiamo un finale di stagione importantissimo e bisogna fare le cose al meglio". 

    EURO 2024 - "Sono passati sei mesi dalla grande festa di popolo a Lubiana, ma abbiamo davvero fatto qualcosa di storico. Però quello è il passato e in Germania vogliamo andare per fare bene, non per essere delle comparse, perché la nostra è una buona squadra con tanti giocatori forti". 

    COME SINNER - "Da piccolo sciavo, proprio come Sinner. Poi, quando c'è stato da prendere una decisione, ho scelto il calcio e da lì ho iniziato a lavorare per diventare un professionista. E oggi sono qui. Da ragazzino ero un tifoso del Barcellona, avevo in camera il poster di Messi". 

    EX REGISTA - "Fino a tre anni giocavo in mezzo al campo, come play: proteggevo i difensori centrali e smistavo i palloni. Poi in Russia, al Cska Mosca, Aleksej Berezuckij mi convinse a retrocedere il mio raggio d'azione perché era convinto che lì potessi far valere la mia fisicità e il senso della posizione, avendo in più piedi da centrocampista per impostare l'azione. Abbiamo provato ed è andata bene. Dietro si corre e fatica meno, anche se i primi due anni è stato un po’ difficile cambiare il modo di muovermi in campo. Tra l'altro non ho cercato di seguire un modello particolare da imitare, ho pensato soltanto a calarmi nel ruolo per bene, sfruttando le mie caratteristiche". 

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    Orazio Pennacchioni
    Orazio Pennacchioni

    E' incontestabile che abbia "i piedi buoni" - come si usa dire - ma per i miei gusti è un po' len...

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