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  • Birindelli: 'Alla Juve serve uno come Khedira'

    Birindelli: 'Alla Juve serve uno come Khedira'

    Alessandro Birindelli, ex difensore della Juve, ha parlato a Radio Bianconera del momento in casa Juve: “Khedira? Noi purtroppo abbiamo sotto gli occhi il Napoli di Sarri e il suo gioco, il problema è che non rivedremo mai quella squadra lì perché i giocatori della Juventus sono diversi. Poi in questo periodo sono mancati dei giocatori chiave tra cui Khedira, che ha grande freddezza e capacità di inserimento anche in zona gol, un calciatore che in pochi anno. Secondo me un giocatore come lui, che ti porta anche qualche gol quando le avversarie si chiudono, può essere una carta in più. La Juventus ha bisogno di questo tipo di giocatore”.

    SULLA CHAMPIONS - “Haaland ha avuto un exploit importante in una competizione difficile, poi ovviamente ci vorrà la continuità. In questo momento sta avendo un rendimento fuori dalla norma, bisognerà poi giudicarlo quando rientrerà nella normalità e quando magari avrà dei momenti più difficile. Ma è in una società importante che lo saprà gestire. Il Borussia Dortmund è una squadra difficile da affrontare, il PSG secondo me è una squadra che si specchia troppo. Come dice Gattuso gli manca la ‘cazzimma’. L’Atletico? Simeone ha costruito la squadra in base alle sue caratteristiche, è una squadra che prende pochissimi gol. In campo si vede che la squadra segue l’allenatore in tutto e per tutto. Poi giocare in Champions non è la stessa cosa del campionato, ci sono clima e sensazioni diverse e riesci a tirare fuori anche qualcosa in più in periodi particolari”.

    TRA ICARDI E HAALAND - “Quando si parla di grandi giocatori è sempre difficile scegliere. In questo caso andiamo per età quindi diciamo Haaland, anche perché alla Juve c’è già Higuain che non è da meno di Icardi”.

    SU RAMSEY - “Lo vedo abbastanza faticare, quando vuole fare una giocata è come se avesse il ‘braccino’. La Juventus di questi giocatori secondo me ne ha troppi, Sarri deve andare verso una direzione precisa perché le partite diventano fondamentali”.

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