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  • Boca Juniors, capitali cinesi per la nuova Bombonera: tutti gli scenari

    Boca Juniors, capitali cinesi per la nuova Bombonera: tutti gli scenari

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Il sogno di avere un grande stadio, la necessità di finanziarlo. Il Boca Juniors vuol dare nuova vita all'impianto Alberto José Armando, la mitica Bombonera che è uno dei palcoscenici più iconici del calcio globale. Ma per farlo ha bisogno di affrontare un investimento fuori portata per le proprie finanze. Dunque ipotizza di cercare capitali all'estero e punta in alto, molto in alto: una partnership col governo cinese. Sembra una trama da fanta-finanza e invece è quanto il quotidiano sportivo Olé ha messo in prima pagina nell'edizione di sabato 27 marzo. Realizzabilità della manovra? Impossibile dirlo, tanto più che al momento i riscontri all'indiscrezione scarseggiano. Ma se davvero una manovra così ambiziosa dovesse essere varata, essa aprirebbe scenari nuovi sull'economia del calcio globale e sull'eventuale rilancio del ruolo giocato dal governo cinese.

    Bombonera 360 – Tutto parte col piano presentato due volte in campagna elettorale per la presidenza del Boca da Jorge Amor Ameal. La prima consultazione, nel 2015, non gli arride. Ma quattro anni dopo l'imprenditore del settore gastronomia, classe 1948, riesce a spuntarla grazie anche all'endorsement di Juan Román Riquelme, tornando così a capo del club dopo averlo guidato nel periodo 2008-11 da presidente ad interim. In entrambe le corse elettorali Ameal ha presentato il progetto Bombonera 360, l'ambizioso piano di ristrutturazione e ampliamento dello stadio. Un progetto in contrapposizione a quello sponsorizzato dal predecessore Daniel Angelici, che come illustrato in un post del sito Gaucho News propendeva per l'edificazione di un nuovo impianto.

    Fondato sul principio di preservare e rafforzare l'identità xeneize del club, il progetto di Ameal ha il suo punto forte nel ridisegno architettonico dell'impianto, che dovrebbe assumere, appunto, una curvatura a 360 gradi. L'attuale forma della Bombonera è particolare: ellittica per tre quarti, ma chiusa bruscamente da un lato retto che fa tanto effetto “quarta parete” da teatro.

    Con questa forma l'impianto ha vissuto le proprie glorie e ospitato decenni di storia calcistica. Ma adesso il sogno di Ameal, esternato anche nel corso di un'intervista rilasciata lo scorso 27 gennaio a Espn, è quello completare la curvatura sul quarto lato e portare la capienza a 80mila spettatori.

    Il progetto è suggestivo, ma si scontra con due ostacoli estremamente concreti. Il primo ostacolo è di natura fisica: a ridosso del quarto lato c'è un fitto tessuto di case, edifici, costruzioni. È stato stimato si tratti di 129 proprietà. Per chiudere l'impianto a 360 gradi bisognerebbe cancellare quel brano di tessuto urbano, sicché servirebbe prima comprare dai proprietari. Il secondo ostacolo è conseguente e ha natura finanziaria: è stato stimato che per condurre questa operazione di rastrellamento immobiliare servano 80 milioni di dollari. Una cifra fuori portata per il mercato finanziario locale. Per questo Ameral starebbe pensando all'audace soluzione estera.

    Capodanno cinese – L'indiscrezione riportata da Olé parla dell'avvio di una relazione diplomatica fra Ameal e il governo cinese. E un primo, curioso passo si è avuto lo scorso 11 febbraio, quando il presidente del Boca ha inviato un augurio per il Capodanno cinese, pronunciando persino qualche parola nella lingua di Pechino. Un'iniziativa che sul momento era parsa eccentrica ma adesso assume altro significato. Sul medesimo solco si è posta una recente decisione del consiglio di amministrazione: è stato deliberato che nell'edificio dello stadio sia ospitato un eventuale ufficio di rappresentanza del governo cinese. L'articolo di Olé specifica che già sotto la presidenza di Angelici erano stati avviati contatti in Cina, ma in  quel caso si trattava di provare a vendere i naming rights dello stadio. Il piano disegnato da Ameal si porrebbe su tutt'altra dimensione. E a questo punto c'è da vedere se all'indiscrezione succederanno passi concreti.

    Rilancio cinese – Impressione dall'esterno: per quanto suggestivo, lo scenario prospettato dall'articolo di Olé rimane per il momento su una dimensione di vaghezza. Bisogna aspettare e vedere se vi saranno sviluppi. E la possibilità di sviluppi dipenderà dall'atteggiamento del governo cinese, ciò che costituisce l'aspetto più interessante della vicenda. Negli anni più recenti, a cavallo fra il 2015 e il 2017, abbiamo vissuto a una rapidissima parabola del calcio cinese che pareva dovesse rovesciare le gerarchie globali grazie a una disponibilità economica apparentemente illimitata. In quella fase  si raccontava che l'impulso alla scalata del calcio globale venisse direttamente dal presidente Xi Jinping. E invece proprio dai vertici governativi è giunto l'ordine di frenare bruscamente gli investimenti nel calcio estero. L'eventuale coinvolgimento del governo cinese nell'operazione Bombonera 360 segnerebbe un riavvio dei progetti di espansione interrotti nella seconda metà degli Anni Dieci. Un rilancio cinese nel calcio? Il tempo dirà.

    @pippoevai

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