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  • Bologna| Ora ci siamo

    Bologna| Ora ci siamo

    Siamo alla resa dei conti, oggi 30 giugno i Menarini presenteranno il bilancio e a quel punto i legali di Sergio Porcedda saranno chiamati a certificarlo. Se tutto sarà a posto e al tempo stesso Porcedda darà le necessarie garanzie bancarie, bene, il Bologna avrà da subito un nuovo proprietario e un nuovo consiglio d’amministrazione (dentro al quale troverà spazio anche Francesca Meanarini), se invece il closing slitterà, ecco che bisognerà capire i motivi dell’intoppo, e cioè se sono i numeri a non tornare o se ancora non sono state presentate le fidejussioni bancarie. “Non ci saranno problemi, abbiamo fatto la scelta giusta, vedrete che Porcedda saprà assicurare un futuro importante al Bologna”, l’assicurazione dettata dai Menarini nelle ore successive all’accordo raggiunto con l’imprenditore sardo presso il Bagno Lido al Poetto di Cagliari. “I Menarini sono persone estremamente serie, sono straconvinto che tutto sarà a posto e che finalmente potremo partire. Cosa dovrebbe succedere affinché tutto saltasse? Uno tsunami, tanto per rendere bene l’idea, ma lo ripeto, io mi aspetto solo belle cose”, la risposta al miele di Porcedda. Ora le parole lasciano spazio ai fatti, la verità è dietro l’angolo, non dovremo aspettare tanto per conoscerla. Bologna attende con impazienza di sapere come andrà a finire questa nuova storia, temendo di vive l’re un’altra estate dispari dopo quelle attraversate prima con l’addio di Joe Tacopina e poi con la ‘fuga’ di Rezart Taci quando ormai i giochi sembravano fatti. “Stiamo volando, prima chiuderemo e meglio sarà per tutti, ma ci sono alcuni tempi tecnici da rispettare e noi vogliamo rispettarli fino in fondo”, ha ripetuto ieri pomeriggio Porcedda tra un consiglio d’amministrazione di un’azienda e quello di un’altra. Poi l’aggiunta: “Credetemi, stiamo lavorando giorno e notte sul closing, ritengo che ce la faremo a chiudere entro la prima decade di luglio”. E allora una domanda: per quale motivo Carmine Longo continua a dire che il Bologna di Porcedda potrà essere operativo a partire dal primo di luglio? Vai a saperlo, anche perché nella tarda serata di ieri dal centro tecnico di Casteldebole Silvino Marras, che nel Bologna di Porcedda sarebbe l’amministratore delegato, ha fatto sapere quanto segue: “Sono giuste e legittime le date che ha fatto Porcedda, poi è vero che stiamo facendo di tutto e di più per anticipare la chiusura di qualche giorno, magari attorno all’8”. E’ una nostra idea: considerato che Longo è uno che la sa lunga anche su questo fronte, è probabile che dica fino in fondo come stanno le cose. Come si spiega allora questa scelta dei Menarini e di Porcedda di prendere tempo? Probabilmente per superare eventuali ostacoli o anche semplici contrattempi senza che i media e la gente di Bologna comincino a pensare che possano esserci problemi per quanto riguarda il passaggio di proprietà e di conseguenza che possa accadere quello che è successo (appunto) prima con l’avvocato italo-americano Tacopina e l’anno successivo con il petroliere albanese Taci. Anche ieri, dopo certe nostre insistenze, Porcedda ha voluto rassicurare Bologna, “io ho una faccia una sola, e state tranquilli che non voglio perderla con il calcio”, insomma, capisce quelle che sono a oggi le perplessità di Bologna dopo le precedenti delusioni ma per il momento non può che invitare i tifosi rossoblu a essere fiduciosi, in attesa che i fatti allontanino la diffidenza e le paure. “Posso assicurarvi una cosa: dopo che sarà tutto a posto, sparirò, e mi vedrete via via a vedere le partite, tanto a Bologna ci saranno uomini fidatissimi come Silvino Marras e Carmine Longo. Ho un’idea: affinché vada bene il Bologna devono andare bene tutte le altre mie attività e allora mi dedicherò soprattutto a quelle, sapendo bene che la società e la squadra saranno ugualmente in buone mani”. Intanto ieri sera Marras ha dato una non-risposta a chi gli chiedeva quale fosse il budget da investire sul mercato. “Ora come ora io e Porcedda stiamo facendo alcune valutazioni, è presto per fare delle cifre”. Lo abbiamo scritto nei giorni passati, visti i tanti giocatori da vestire di rossoblu il nuovo Bologna sarebbe pronto a investire sui 10 milioni di euro.

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