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  • Bologna, Thiago Motta: 'Arnautovic? Lo stiamo aspettando, arriverà il suo momento'

    Bologna, Thiago Motta: 'Arnautovic? Lo stiamo aspettando, arriverà il suo momento'

    Thiago Motta, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida con la Lazio.

    "La sconfitta col Torino è difficile da digerire ma già in partita abbiamo aggiustato le posizioni in campo, abbiamo ripreso il controllo della palla e del gioco, ma contro il Toro è difficile giocare. Ci pressavano, avevamo pochi spazi perché sono una squadra che si difende molto bene, difficile creare occasioni pericolose".

    "Orsolini ha un fastidio da un po', valuteremo. Barrow ha giocato sia davanti che a sinistra perché può aprire il campo ma anche puntare nell'uno contro uno. Con Zirkzee abbiamo continuato ad avere un attaccante che ci mantenesse equilibrio. Non siamo stati capaci di creare occasioni pericolose per pareggiare la partita".

    "Arnautovic sotto di una rete poteva entrare per cambiare la situazione del match? Durante quel momento lì stavo pensando di spostare Schouten in difesa e mettere un centrocampista in più. Contro ogni squadra che si chiude molto bene è normale fare fatica. Abbiamo parlato anche Posch dei momenti giusti per avanzare. Per come vedo io bisognava creare spazi e attaccare con il terzo uomo da dietro. Non è detto che con un attaccante in più si crea di più. Lo abbiamo dimostrato anche in altre volte segnando con giocatori diversi. Tanto Joshua come Marko sono giocatori con la forza di venire a prendere palla e restare meno dentro l'area. Non è detto che con un attaccante in più si è sicuri di segnare. Se per Arna quindi è un problema di compiti? Preferisco parlare di un merito degli altri che un demerito di un giocatore. Lo stiamo aspettando, avrà il suo momento, era fuori da 40 giorni. Mi aspetto qualcosa in più dai leader in squadra, non solo da lui, ma anche da Lorenzo da Gary, da Soumoaoro. Se ci sono dei problemi con Marko? No, non ci sono problemi a livello umano. Sono scelte professionali, tutto il resto no. Dal primo giorno sono stato molto chiaro. 11 meritano di iniziare, 2 o 5 subentrano, gli altri continuano a lavorare per avere il loro momento. Non c'è nella di personale, non ci sono mancanza di rapporti, questo qua dentro non esiste. Per me esistono tante cose belle nel Bologna, riceveremo un premio che io prenderò ma per tutto quello che ha fatto il Bologna, per tutti quelli che lavorano qui. Non dobbiamo entrare sulle cose nei rapporti che non esistono".

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