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  • Bonucci, sprint Juve.| Con l'Inter alla finestra

    Bonucci, sprint Juve.| Con l'Inter alla finestra

    Il rebus Bonucci è arrivato al giorno decisivo. Dove giocherà nella prossima stagione il forte difensore della Nazionale, 23 anni, in comproprietà tra Genoa e Bari? Ancora non si può rispondere con certezza, ma più di qualche indizio porta (ancora) alla Juve. E non solo per le parole del portiere Gillet, che a Sky assicura: «Leonardo giocherà sicuramente a Torino».

    Il mosaico però è più complicato del previsto. Oggi il dg bianconero Beppe Marotta scenderà in campo, a Milano, per discutere tutte le comproprietà (anche Lanzafame, Mirante e Zalayeta).


    Ma soprattutto è in programma un vertice con il ds del Bari Guido Angelozzi. Ieri è stata la volta del Genoa, ma i rossoblù hanno sprecato il loro match-point: l’intesa con i pugliesi ancora non c’è. Se la troveranno i bianconeri, rilevando il 50% del cartellino del difensore, il gioco sarà (quasi) fatto. A quel punto l’accordo annodato giorni fa con il Genoa - metà Bonucci per l’altra metà di Criscito, oltre al rinnovo della compartecipazione di Palladino - potrebbe tornare d’attualità.

    Tornare, già. Perché ieri d’attualità non lo era più. Il Genoa, che ha incassato la bellezza di 18,5 milioni cedendo la metà di Ranocchia all’Inter (7), Floccari alla Lazio (9,5 in tre anni) e Papastathopoulos in prestito oneroso (2) sempre al club di Lotito, ha provato a riscattare il giocatore. Un’ipotesi è che dietro ci sia l’Inter, circostanza smentita dai nerazzurri («Nessun pranzo tra Moratti e Preziosi») e pure dagli stessi rossoblù, con questo concetto: l’Inter non riprenderebbe mai un ragazzo che l’anno scorso ci ha quasi regalato nell’ambito dell’affare Thiago Motta-Milito. «Vogliamo acquistarlo per tenerlo», spiegano da Genova, dove Gasperini aspetta Bonucci a braccia aperte. In ogni caso, il tentativo di intesa con il Bari sembra naufragato: Angelozzi vuole almeno 7 milioni «cash» e Ranocchia in prestito, il Genoa propone l’altra metà di Meggiorini (anche lui diviso tra i due club) più un piccolo conguaglio. «Non c’è dialogo su nulla», fanno sapere dalla Puglia.

    La speranza di Angelozzi, che vuole evitare le buste a tutti i costi almeno per Bonucci, mentre il Genoa sotto questo aspetto è molto più tranquillo vista l’ingente liquidità a disposizione, a questo punto è cedere alla Juve la propria metà del cartellino del difensore. Marotta è pronto all’ultimo assalto, anche perché in mano ha contropartite più gradite ai pugliesi: Almiron e, nel caso, la metà di Paolucci, in compartecipazione con il Siena. Non a caso, oggi il dg bianconero vedrà anche il ds Perinetti (Marrone e Immobile verso la Toscana, il baby Giannelli verso Torino), mentre l’agente del bomber, De Nicola, annuncia «un incontro con il Bari per giovedì».


    Tutto combacia. Resta il conguaglio, lo spigolo da limare: si lavorerà soprattutto su questo, non è escluso che arrivi la fumata bianca. A quel punto Juve e Genoa firmerebbero l’armistizio, rispolverando quei «buoni rapporti» cementati negli ultimi anni, di cui Preziosi continua a parlare, scambiandosi Criscito e Bonucci. Altrimenti sarà guerra. Anche su Palladino, ovvio, mica solo sul biondo terzino: uno scontro da 22 milioni.


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