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  • Borioni: calcio in tv, la svolta inglese

    Borioni: calcio in tv, la svolta inglese

    Se in Italia è stata Mediaset a privare Sky dell’esclusiva per le dirette di Champions, in Inghilterra la stessa ardita mossa è riuscita a British Telecom. Ma in questo caso, a differenza del passaggio di consegne tra pay tv avvenuto sul nostro mercato, si tratta di una svolta anche tecnologica.

    British Telecom infatti propone agli utenti, per le prossime tre stagioni, la possibilità di assistere alle dirette dei più importanti avvenimenti calcistici continentali non solo via tv ma anche, a scelta, via streaming online. E quindi, grazie all’app dedicata, pure sui dispositivi mobili. Con l’aggiunta di una serie di servizi aggiuntivi di altissima qualità: l’aggiornamento in tempo reale dei dati statistici relativi ai singoli giocatori o alle squadre in campo. Il tutto in un contesto grafico funzionale e accattivante. Un servizio simile a quello che alcune start up specializzate già offrivano in esclusiva agli addetti ai lavori (dirigenti o tecnici) mostrando ogni dettaglio sulla tecnica, la corsa, i movimenti e gli errori dei calciatori in campo. BT Sport ora lo propone ai suoi abbonati e – a quanto dicono oltremanica – l’effetto è entusiasmante, qualcosa che va ben oltre le applicazioni tipo Sky Go fin qui disponibili in Italia.

    Un’accelerazione in avanti, che può segnare davvero una svolta nelle abitudini già abbastanza rivoluzionate degli spettatori di calcio, sempre più partecipi nella fruzione di un evento (non solo sportivo) grazie all’utilizzo di quello che viene definito il second screen, il secondo schermo, ovvero il tablet o lo smartphone su cui postare via social i commenti in diretta dopo un gol o un episodio da rigore…

    L’offerta di BT Sport in Inghilterra presuppone una disponibilità di spesa non proprio a buon mercato. Prima di tutto perché sfiora i 40 euro mensili nella proposta base e poi perché per apprezzare al meglio la qualità delle immagini e delle grafiche, oltre che per interagire correttamente, si deve disporre di un buon collegamento web (punto dolente in Italia) e magari anche di un televisore 4k, ovvero l’upgrade della visione in HD, con costi quindi mediamente più elevati per il singolo telespettatore-utente. E con qualche inconveniente: molti abbonati al servizio di telefonia mobile che, secondo gli annunci, avrebbero usufruito gratis dei servizi media, si sono visti addebitare cifre importanti nei primi giorni di agosto.

    L’investimento di British Telecom è stato comunque notevole: per assicurarsi i diritti di Champions il colosso della telefonia ha versato all’Uefa una cifra (900 milioni di sterline) più o meno doppia rispetto a quella che BskyB aveva pagato la stagione precedente per la sua esclusiva. Con effetti che saranno però altamente benefici per tutti i club inglesi, già peraltro notevolmente avvantaggiati su questo versante (vale l’esempio circolato spesso negli ultimi giorni dalle nostre parti: la cifra di cui può disporre la Juventus per i diritti tv, 94 milioni di euro, non è lontana da quella che in Inghilterra è stata garantita all’ultima classificata della scorsa stagione, il Qpr).

    Il volto scelto da BT Sport per lanciare i nuovi servizi online e su satellite è quello di Gary Lineker (ma c’è anche l’ex difensore Rio Ferdinand), tanto efficace da bomber quando giocava, quanto oggi nelle vesti di arguto commentatore non solo in tv ma soprattutto via twitter: è divenuto virale il suo “Doctor for Chelsea!” dopo i tre gol subiti dalla squadra di Mourinho in casa del Manchester City, ovviamente in diretta super-tecnologica su BT Sport.

    Luca Borioni

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