Borriello svela: 'Galliani mi minacciò. La Roma? Ero schifato, alla Juve...'
Sull'esperienza in giallorosso: "Segno 17 gol in 6 mesi, poi sbaglio un rigore in Champions e si creano polemiche intorno a me. Così vengo messo fuori. Successivamente torno ancora, sono protagonista delle dieci vittorie consecutive, ma a gennaio torna Destro e mi dicono che sarei stato il terzo attaccante. "Ma come? Sono stato titolare finora!", mi chiedevo. Mando tutti al diavolo, accetto la prima squadra che esce fuori. Ero schifato...".
Poi Juve, Carpi e Atalanta: Segno un gol importante a Cesena per la conquista dello Scudetto, ma decidono di investire su altri. In Emilia inizio bene, ma capiscono che non ce l’avrebbero fatta a salvarsi e decidono di mettere fuori rosa tutti quelli che guadagnavano di più. Ho un ricordo dei dirigenti del Carpi orribile, della gente no. Da lì vado a Bergamo, mi sono trovato da Dio".
Infine, il Cagliari: "In estate avevo lanciato un appello a Ibiza: "Chi vuole allenarsi con me?". Ne arrivano a centinaia. Arriva la chiamata dei sardi, dopo due giorni ho fatto 4 gol, io ero allenato davvero."
Due parole, poi, sugli allenatori avuti in carriera: "Gasperini, per me, assieme a Conte è uno dei migliori allenatori mai avuti. Al Genoa segno 19 gol fino a 7 giornate dalla fine, ad aprile firmo un contratto importante di 5 anni col Milan. E lì mollo un po' e perdo la classifica marcatori: uno dei più grandi rimpianti della mia carriera".