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  • Braida: 'Pioli è l'uomo giusto per il Milan, può diventare come Sacchi e Ancelotti'

    Braida: 'Pioli è l'uomo giusto per il Milan, può diventare come Sacchi e Ancelotti'

    Dimenticare la pesantissima sconfitta contro il Borussia Dortmund in Champions League e vincere, dopo la partita col Frosinone in campionato, anche la dura trasferta di questo weekend contro l'Atalanta: questo è l'obiettivo del Milan, che sta attraversando un momento abbastanza complicato. Per analizzare la situazione difficile dei rossoneri, Numero Diez ha intervistato un dirigente, che incarna alla perfezione l'"essere Milan" a grandissimi livelli: stiamo parlando di Ariedo Braida. Tanti gli argomenti trattati dall'ex DS e DG del Diavolo, che comincia col sottolineare un aspetto tecnico fondamentale: Leao è imprescindibile e, quando non c'è, la sua mancanza si sente.

    IL PESO DELL'ASSENZA DI LEAO - "La partita contro il Borussia Dortmund non è stata interpretata nel migliore dei modi, anche se prima del modo in cui è stata disputata questa gara, va considerato il punto chiave: le assenze. Per me, Leao è un giocatore fondamentale per il Milan. Fa la differenza sempre! Nell’uno contro uno ha sempre la meglio e spacca le partite con i suoi strappi. La sua mancanza accentua i problemi del Milan in tutti i reparti".

    Può appigliarsi a questo fattore per giustificare la crisi del Milan, Stefano Pioli, che ha incassato rinnovata fiducia da parte della società. Entrando nel merito, ecco cosa dice Braida:

    AVANTI CON PIOLI - "I risultati sono certamente importanti, perchè un allenatore viene misurato su questo fattore. A volte, però, nel calcio si innescano delle empatie che (ri)creano delle magie tra giocatori e allenatore. Io sono dell’avviso che la continuità sia importante per ottenere risultati e quindi credo che sia stato giusto confermare Pioli, perchè cambiare sempre l’allenatore è negativo. Io posso portare la diretta esperienza avuta con Sacchi e Ancelotti. Il primo si è seduto sulla panchina del Milan per cinque anni, il secondo è stato l’allenatore del Milan per quasi otto anni. Entrambi hanno vinto tutto...".

    Tutte le dichiarazioni, in cui si parla anche del valore del Milan e del lavoro della società sul mercato, sono solo su Numero Diez.

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