Omar El Kaddouri come le ciliegie: una prodezza tira l'altra. I gol messi a segno sono sette, con l'azione da manuale del calcio disegnata nella sfida con il Padova. Sette come i milioni di euro che può valere. Fra i sette e i quattro oscilla la sua quotazione di mercato, che può variare parecchio e rapidamente (come è normale per un giovane di talento). Il Brescia tratta da tempo per il prolungamento di un contratto che scade nel giugno 2013, il che significa che dal 2 febbraio prossimo El Kaddouri potrebbe scegliersi liberamente la nuova destinazione. E non avrebbe difficoltà: le offerte non gli mancano. In fila per il fantastista biancazzurro adesso c'è mezza serie A: il suo nome è sul taccuino dell'Udinese e della Roma, del Parma (il presidente Ghirardi ha già fatto qualche sondaggio con Corioni), della Sampdoria (con cui ormai c'è un filo diretto), ovviamente del Napoli (su impulso di Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, che ben lo conoscono visto che contribuirono al suo arrivo a Brescia). Senza dimenticare i club inglesi che già a fine estate avevano bussato alla porta della società di via Bazoli.

Braccio di ferro? Difficilmente un giocatore punterebbe i piedi a costo di fare lo spettatore per più di una stagione. E di sicuro nemmeno al club converrebbe tenere a lungo in tribuna un talento del genere nella consapevolezza di perderlo poi a zero. La soluzione migliore è una cessione adeguata alle esigenze di tutti. Per questa soluzione lavora Andrea Iaconi. 'Stiamo parlando, credo che entro un paio di settimane la firma arriverà', ha detto nei giorni scorsi il direttore sportivo del Brescia, che conta di venderlo bene, comunque, entro l'estate. La sua convinzione si basa su termini concreti. In passato Iaconi è già riuscito a sbrigare un affare simile in scioltezza, senza neppure bisogno di ottenere il rinnovo: è successo a Grosseto, nel 2010, con la cessione al Palermo per cinque milioni di Pinilla (26 anni, prima punta reduce da un intervento al ginocchio e spesso alle prese con infortuni muscolari, contratto in scadenza nel 2011). Più facile, sulla carta, l'operazione-El Kaddouri (22 anni da compiere, fantasista moderno, sano e in crescita sotto tutti i punti di vista). Su queste basi, si può evitare un brusco finale alla favola con il Brescia. È un periodo di cambiamenti per El Kaddouri, che ha scelto da poco la Nazionale marocchina rinunciando a quella belga. E ha cambiato procuratore: da Stefano Lombardi a Daniel Striani, quello degli inizi in Italia, quattro anni fa. Da allora na ha fatta di strada, El Kaddouri.

(Bresciaoggi)