Brescia-Parma una finale di Champions League? Nella realtà non esiste al momento la minima possibilità che questa partita possa esserlo, ma analizzando bene le cose per il Brescia, quella con gli emiliani sa tanto di finale da dentro o fuori. Ebbene sì, perchè la sconfitta rocambolesca quanto grottesca di Firenze ha posto la compagnìa del presidente Corioni in una situazione di crisi assoluta che solo una vittoria può, in parte, spazzare via. Una ennesima battuta d'arresto contro una squadra , quella di Marino, anch'essa risucchiata nella lotta per non retrocedere, causerebbe la definitiva fine dei sogni di serie A per il Brescia e la consapevolezza con sei mesi d'anticipo di affrontare la stagione 2011/2012 nella serie cadetta.

Caracciolo e compagni dunque non avranno il simbolo con le stelline sulle maglie, simbologia ormai tipica delle competizioni di Champions, ma avranno il logo della serie A. Un logo che alla società e alla città dice molto di più di quello che potrebbe essere all'apparenza. Non solo. Una città intera grida vendetta al sol pensiero di tornare nel purgatorio della serie B dopo solo un anno di permanenza nell'olimpo del calcio. I più scaramantici dei tifosi hanno già rispolverato amuleti e pezzi d'antiquariato e d'epoca per cercare di ottemperare ad una situazione di classifica assolutamente negativa. Brescia trema e con lei anche Beretta, chiamato a cambiare il corso degli eventi ma che fino ad ora non ha portato a nessun tipo di modificazione caratteriale e tattica.

Beretta rischia, e con lui tanti giocatori che troppo spesso in questa stagione hanno deluso e per questo messi ora più che mai in discussione. Urge una sterzata, una gara da dentro e fuori che dia la vera entità degli uomini che indossano una casacca di una città prima che di una società. Con il Parma servono guerrieri (nel senso buono del termine), servono attributi e tanta voglia di emergere. Serve una partita da Champions League anche se si sta giocando il campionato. La vera finale di Champions per il Brescia non si giocherà in maggio allo stadio di Wembley a Londra, ma allo stadio Rigamonti di Brescia ed in campo non dovranno esserci undici campioni, ma undici eroi.