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  • Bresciamania:| Iachini, riproviamoci!

    Bresciamania:| Iachini, riproviamoci!

    Iachini bis. Non è la trama di un film comico, anche se di comicità si potrebbe trattare. E' la situazione reale, la stesura della storia del Brescia di questa stagione. Mario Beretta, chiamato a ridare fiducia e punti ad un gruppo ormai sfasato, ha clamorosamente fallito. Un fallimento dettato più che dai demeriti del mister milanese - che ha sulla coscienza comunque delle colpe proprie -, da una situazione ambientale sfavorevole e da un organico dimostratosi non all'altezza della categoria.

    La sfera di cristallo tanto osannata da Corioni che si pensava Beretta possedesse in tema di salvezza, si è rivelata un pallone di plastica, sgonfio per giunta. L'analisi della situazione andrebbe approfondita attentamente sulla base della prestazione della squadra contro il Chievo Verona. Una sconfitta netta per tre a zero che ha sciolto come un gelato al sole le fievoli corde che tenevano unito lo spogliatoio con la piazza, la società con il suo allenatore.

    La chiamata - o meglio la richiamata - di Iachini alle armi (perchè di battaglia per non retrocedere si tratta, con i soli 18 punti del Brescia) è stata una scelta obbligata più che una soluzione voluta. Nei novanta minuti contro Pellissier e compagni il nome di Beppe Iachini è risuonato più e più volte nei cori della tifoseria, affezionata all'allenatore, fautore nella passata stagione della risalita in serie A.

    Un Iachini bis, dunque, che dovrà dare la svolta almeno nelle intenzioni per sovvertire un pronostico ormai scontato nei bar sport di tutta Italia: la Leonessa spacciata alla retrocessione. Nel giorno della sua chiamata sono trascorse poco più di ventiquattro ore dalla fine del mercato, senza dunque una logica e sana collaborazione tra società e tecnico sulla base della quale fare il punto della situazione e insieme scegliere le strategie da attuare.

    Dal mercato tante cessioni con ricavati cospicui in denaro, ma poca carne al fuoco in tema di apporto alla squadra e di esperienza. Vero che sono giunti Zanetti e Accardi, ma puntare sull'incognita Jonathas è parso a tutti un azzardo. Serviva una punta da doppia cifra e un centrocampista in più. Troppi aneddoti scollegati e una politica di mercato di difficile comprensione. Si spera che 'la minestra riscaldata' questa volta soddisfi i palati esigenti di tifosi che amano la maglia, la città e la permanenza in serie A.

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