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Cagliari, notte da sogno! Ribaltato il catenaccio Samp con la furia di Nainggolan e Joao Pedro

Cagliari, notte da sogno! Ribaltato il catenaccio Samp con la furia di Nainggolan e Joao Pedro

  • Mino Fuccillo
    Mino Fuccillo
Abitare o no davvero ai piani alti del campionato? Meglio giocare come fosse sogno che si diraderà come nebbia o affrontare le insidie e le lusinghe dell'esser davvero una delle prime squadre? Negli spogliatoi del Cagliari non declamano Shakespeare ma Cagliari stasera è in love prima che si cominci. Se stasera si vince si resta quarti in classifica e alla prossima chi sta a fianco (la Roma) e chi davanti (la Lazio) possono, magari vanno a sbattere contro Inter e Juventus, e Cagliari alla prossima magari punta al terzo posto. Cagliari in amore quando è appena palla al centro.

Cagliari in love e non può immaginare quanto stasera gli sarà legittimo innamorarsi di se stesso. Per il Cagliari sarà estasi della rimonta, estasi che maliziosa e ammaliante prima si nasconde e poi si rivela nel secondo tempo. Estasi, non solo festa, dire festa è poco per definire quel che alla fine prova il Cagliari. Al minuto 95 l'uomo appena entrato, Cerri, tocca la sua prima palla e fa il 4-3 che è il gol della vittoria. A venti minuti dal novantesimo il Cagliari era sotto tre a uno e Quagliarella aveva appena segnato per la Sampdoria un gol capolavoro che doveva, agli occhi di tutti, chiudere la partita e stendere il Cagliari. Nainggolan aveva tirato da fuori ed era stato un gran gol quello dell'uno a due, una gioia condita di qualche speranza. Subito però strozzata in gola la gioia e affossata la speranza dal gol al volo di Quagliarella: tre a uno appunto. Qui invece cominciava l'estasi, l'apoteosi, l'assunzione in cielo.

Joao Pedro due gol in due minuti o giù di lì, gol di forza e di bellezza. Facevano tre a tre, quanto poteva bastare per la festa. Non bastava, arrivava il gol di Cerri. Sette gol in una partita, un secondo tempo di quelli che li vedi eppure non ci credi che tanto possa succedere, un Cagliari più forte di quanto il Cagliari stesso potesse immaginare. Come detto e val la pena di ripetere Cagliari in love puntando a mettere le mani, sia pure solo per un po', sul terzo posto in campionato.

Ma come era andata prima, prima dell'estasi rimonta? Era andata per 35 minuti di sprazzi di assedio Cagliari alla Sampdoria. Sprazzi, non di più. La minestra di Ranieri funzionava. Minestra, minestraro si dice a Roma di colui che allestisce al meglio la minestra: niente bistecche e aragoste e neanche cotolette, ma minestra commestibile con quel che c'è. E minestrare è un'arte. Ranieri per un tempo impantana il Cagliari nella sua minestra. Ranieri si fa bastare un sostanziale catenaccio più Gaston Ramirez e Quagliarella ottimi entrambi. Ranieri si fa bastare perfino un Gabbiadini e gli artisti minestrari spesso il ciel li aiuta. Stavolta accade nella forma di un rigore netto e per caso: Pellegrini scivola nella sua area e falcia in caduta Gabbiadini. Rigore, Quagliarella: uno a zero per la Sampdoria che nel primo tempo ha giocato in area avversaria e dintorni per neanche dieci minuti su 45.

Sette minuti della ripresa e difesa del Cagliari che si fa un sonno, Quagliarella scambia con Gaston Ramirez che fa due a zero con l'assenso del Var. Nella minestra Ranieri il Cagliari ci sta annegando. Ma si tira fuori dall'acqua come un missile che parte da un sottomarino, con una propulsione imponente nelle gambe di Nainggolan, testarda nella furia agonistica di Joao Pedro, martellante nella fatica intelligente di Rog. Fuori Castro (il peggiore, scelta sbagliata all'inizio) e dentro Nandez. E Pellegrini e Faragò che accerchiano la Sampdoria e tutta la squadra che accetta e cerca il rischio della giocata. Anche il rischio, perché la Sampdoria, costretta dalla pressione a sciogliere le righe del catenaccio, ci prova, accetta anche lei lo scontro e il confronto. Poi soccombe nei 20/25 minuti del festival del bel segnare.
La partita è finita, è appena cominciata una delle notti più belle per il calcio a Cagliari: l'estasi della rimonta, la meravigliosa vertigine dell'alta classifica... Altro che essere o non essere, stasera Cagliari è.

IL TABELLINO

Cagliari-Sampdoria 4-3 (primo tempo 0-1)

Marcatori: 38’ p.t. Quagliarella (S, rig.), 7’ s.t. Ramirez (S), 24’ s.t. Nainggolan (C), 25’ s.t. Quagliarella (S), 29 s.t. Joao Pedro (C), 31’ s.t. Joao Pedro (C), 52' s.t. Cerri (C)

Assist: 7’ s.t. Quagliarella, 25’ s.t. Gabbiadini (S), 29’ s.t. Pellegrini (C), 31’ s.t. Nainggolan (C), 48' s.t.. Pellegrini (C)

Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Castro (12’ s.t. Nandez), Cigarini, Rog (39’ s.t. Ionita); Nainggolan; Joao Pedro, Simeone (48' s.t. Cerri). All.: Maran

Sampdoria (4-4-2): Audero; Thorsby, Ferrari, Colley, Murru; Ramirez (33’ s.t. Caprari), Vieira, Ekdal (29’ s.t. Linetty), Jankto; Quagliarella, Gabbiadini (36’ s.t. Rigoni). All.: Ranieri

Arbitro: Aureliano di Bologna

Ammoniti: 24’ s.t. Nandez (C), 44' s.t. Faragò (C)

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