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  • Cagliari, tutti i numeri di una crisi senza fine

    Cagliari, tutti i numeri di una crisi senza fine

    • Cristiano Simeti
    Una crisi che non sembra avere fine. Quella del Cagliari, rivelazione del campionato fino a dicembre e grande delusione del 2020, nel quale non è più riuscito a trovare la vittoria. La sconfitta contro la Roma è costata l'esonero a Rolando Maran: l’ufficialità è arrivata questa mattina con un comunicato da parte della società. L’ultima vittoria risale al 2 dicembre (4-3) contro la Sampdoria, con un gol di Cerri al 96’ minuto. Una squadra che esprimeva un ottimo calcio, trascinata dalla leadership di Nainggolan e Nandez e dai gol di Joao Pedro, ma qualcosa si è rotto. Oggi è una squadra smarrita, che non vince da 11 partite consecutive (7 sconfitte, 4 pareggi), che arriva dal ko di domenica contro la Roma (3-4). Si fa fatica a vedere quella compattezza e quella solidità difensiva che avevano contraddistinto la prima parte di stagione.

    NUMERI - Se si vanno ad analizzare i numeri risulta ancora più evidente il crollo: 11 partite consecutive senza vittoria, 22 gol subiti (una media di 2 gol a partita), appena 1 punto raccolto in casa in 5 partite, 3 quelli ottenuti fuori casa in 6 gare. 12 i gol realizzati nelle ultime 11 gare (7 siglati da Joao Pedro), dato che evidenzia la difficoltà a trovare la via della rete da parte del resto della squadra, non a caso prima dell’ultima partita il Cagliari non trovava il gol da due gare consecutive (Genoa-Cagliari 1-0, Cagliari-Napoli 0-1). Inoltre prima dell’ultima giornata solo la Spal aveva effettuato meno tiri nello specchio rispetto ai sardi in questa Serie A, anche se la percentuale realizzativa della squadra di Tommaso Giulini rimane tra le migliori del campionato. I trascinatori di inizio stagione hanno perso brillantezza, escluso naturalmente Joao Pedro, che non smette di segnare: con la doppietta alla Roma è salito a 16 reti in campionato, dietro a Lukaku (17), Ronaldo (21) e Immobile (27). 

    NUOVO CAPITOLO - L’esonero di Maran, idea lontana anni luce fino a poco tempo fa, ha portato la società a riflettere sul sostituto. Tra le ipotesi Andrea Stramaccioni, Cesare Prandelli e Francesco Guidolin, ma potrebbe prevalere l’idea iniziale, ovvero la fiducia al tandem Walter Zenga-Max Canzi (attuale allenatore della Primavera).

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