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  • Cagliari: Yerry Mina ed Alberto Dossena, il nuovo muro difensivo. Alessandro Deiola, cuore ed identità sarda

    Cagliari: Yerry Mina ed Alberto Dossena, il nuovo muro difensivo. Alessandro Deiola, cuore ed identità sarda

    • Antonio Cinus
    Il Cagliari continua a lottare con i denti per non retrocedere e trova il secondo pareggio consecutivo. La novità è che trova un punto contro una big, cosa che non era ancora accaduta in questa stagione. 

    Nonostante il gol subito da Victor Osimhen, nato da un errore difensivo di Tommaso Augello, il Cagliari ha trovato una nuova coppia difensiva ben coordinata ed equilibrata. Alberto Dossena e Yerry Mina si sono trovati in sintonia sin da subito, creando un'alchimia fondamentale per il reparto difensivo. Dossena aveva già dato certezze ai propri tifosi durante la stagione ma con Mina al suo fianco è cresciuto ancora di più. Il colombiano invece, acquistato nel mercato di riparazione, per molti era una grande incognita, visto il periodo non felice alla Fiorentina; invece eccolo, un vero e proprio muto invalicabile.

    Ranieri nelle ultime due gare, dove ha ottenuto i due punti, ha cambiato anche il regista del centrocampo, puntando su Alessandro Deiola e la sua identità sarda. Una salvezza che può passare anche da questo, da piccole considerazioni che possono dare la differenza. Deiola e le sue radici possono dare un qualcosa in più alla squadra, visto che per il giocatore l'appartenenza vale parecchio.

    I cambi di Ranieri, sia dal punto di vista del modulo che di uomini, è stata una mossa giusta. Nahitan Nandez arretrato sulla linea difensiva è stata una mossa decisiva. Nella partita contro il Napoli è stato perfetto in chiusura su Kvicha Kvaratskhelia e non ha mai mollato un secondo per tutta la durata della gara. Non è la prima volta che l'uruguaiano gioca, e anche bene, al posto di Zappa come terzino. Un'idea che, a fine stagione, potrebbe risultare fondamentale 

    Da segnalare anche il "cambio" di Antoine Makombou, che nelle ultime uscite sta riuscendo a giocare con più tranquillità e meno tocchi, commettendo meno errori in fase di costruzione e di avanzata. L'impronta di Claudio Ranieri si vede anche in queste crescite individuali. Un cambio importante perché ora riesce a dettare meglio i tempi di gioco, senza perdersi con il pallone tra i piedi.

    Ranieri in versione "psicologo individuale", un lavoro che spesso ha svolto suo singoli giocatori per rimettere in "riga" chi magari ha reso meno del previsto. Tommaso Augello è uno di questi, che già ad Udine aveva mostrato un piccolo passo in avanti. Passo in avanti confermato anche dai primi 45 minuti contro il Napoli. Poi nella ripresa un errore sciocco che poteva costare la partita. Un fattore su cui lavorare perché per la salvezza non devono capitare cali di concentrazione simili. Lo stesso Ranieri a fine gara ha confermato in conferenza di questa crescita dell'ex giocatore della Sampdoria.

    Nel frattempo i rossoblù recuperano anche Gaetano Oristanio, un'arma in più che può dare grattacapi agli avversari, insieme al nuovo arrivato Gianluca Gaetano. Due giovani giocatori che vogliono ben figurare e che saranno di fondamentale aiuto per la causa salvezza.

    Empoli e Salernitana. Le prossime due gare di campionato saranno di vitale importanza per il cammino rossoblù. Se la squadra continuerà con questa impronta potrà dire la sua. L'importante è che Ranieri continui a schierare la squadra in maniera intelligente e non a specchio, errore che spesso è costato caro ai suoi. Il 4-2-3-1, che spesso può diventare un 4-3-2-1, sembra poter essere una sorta di turning point, ovvero un punto di svolta verso la parte di campionato più importante della stagione.
     

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