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  • Cagliarimania: chi è senza peccato...

    Cagliarimania: chi è senza peccato...

    Due errori di Agazzi e il Cagliari perde due punti. Questa in poche parole l’analisi che in tanti hanno fatto sulla partita contro la Sampdoria. Ma siamo così certi che le colpe siano tutte dell’estremo difensore rossoblù? ‘Chi è senza peccato scagli la prima pietra’: lungi da noi mischiare il sacro con il profano, ma non ci sembra affatto fuori luogo citare questa celebre frase evangelica riferendoci alle critiche ricevute da Agazzi nel dopo partita.

    Il culmine è stato raggiunto domenica pomeriggio durante la visita del Papa a Cagliari. Al termine dell’incontro con i giovani, il Pontefice ha ricevuto sul palco la squadra rossoblù; sui mega schermi passavano le immagini dei giocatori che uno ad uno si avvicinavano per salutare Papa Francesco. Applausi per tutti, dal tecnico Lopez a Conti, da Cossu a Pinilla, da Ibarbo a Sau.  Tranne che per Agazzi: quando è arrivato il suo turno si sono sentiti molti mugugni e qualche fischio. Una manifestazione di dissenso fuori luogo e, a nostro parere, ingiusta. E’ comprensibile la forte delusione per tre punti persi in extremis, ma poi la delusione deve lasciar spazio ad una analisi più razionale. In un gioco di squadra come il calcio è ingiusto colpevolizzare un solo giocatore.  

    Gli errori di Agazzi, come quelli di tutti i portieri, sono i più evidenti.  Ma cosa dovremmo dire allora degli errori sotto porta di Pinilla e Ibarbo, di qualche cross sbagliato da Murru o Perico, di alcune palle perse dai centrocampisti, o di qualche svarione difensivo di Rossettini e Astori? Non saltano all’occhio come le ‘papere’ dei portieri ma influiscono allo stesso modo sull’esito finale delle partite. Lopez lo sa bene e in sala stampa ha messo bene in evidenza questo aspetto. Soprattutto sul gol del due a due, il pallone non sarebbe dovuto essere lì ma da tutt’altra parte. Dal canto suo Agazzi ha chiesto scusa per la sua prestazione negativa, e da persona caparbia e intelligente qual è, saprà rialzarsi immediatamente e dimenticare quanto prima questo incidente di percorso. E per dimenticare in fretta sarà fondamentale l’incoraggiamento dei tifosi: gli applausi sono una medicina miracolosa.  

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