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  • Cagliarimania: Joao Pedro e la svolta della carriera a 28 anni

    Cagliarimania: Joao Pedro e la svolta della carriera a 28 anni

    Qual è l'età migliore per la maturazione di un calciatore? Difficile dirlo, per ogni persona, per ogni atleta, l'età cambia in maniera soggettiva. C'è chi matura prima, chi dopo, chi troppo presto e poi si perde, chi troppo tardi ed è fuori tempo massimo. 

    João Pedro Geraldino dos Santos Galvão, noto semplicemente come João Pedro, da Ipatinga, Brasile, ha deciso che la sua maturazione sarebbe stata a 28 anni. Non sono cose che decidi, ma quando accadono si vede. E non potrebbe essere altrimenti dopo la strepitosa stagione che ha disputato fin qui il brasiliano. Se non dovesse riprendere il campionato sarebbe un peccato per mille e uno motivi, e lo sarebbe anche per lo stesso Joao Pedro che, pur con 12 partite ancora da disputare, ha già abbondantemente superato il suo record di gol in un solo campionato, se parliamo di Serie A. Se la stagione del Cagliari si dovesse essere chiusa con quel Cagliari-Roma dello scorso 1 marzo, con il brasiliano in rete, aumenterebbero certamente i rimpianti.

    Sedici gol in venticinque presenze, questo lo score, invidiabile, dell'ex Palermo ed Estoril; pensate che nelle precedenti 107 partite in Serie A aveva segnato 24 gol, togliendo ovviamente le 13 marcature in 38 presenze dell'unica stagione in Serie B. Basterebbero solamente questi numeri per capire il salto di qualità effettuato. I numeri, però, spesso sono fuorvianti e non si può capire la portata di questo cambiamento solamente analizzando le statistiche, Già, perchè ad onor del vero, soprattutto nelle primissime stagioni in rossoblù, Joao Pedro non era considerato un attaccante, ma più un trequartista. Addirittura, nella stagione in cadetteria, si è spesso disimpegnato come mezz'ala. Spostato 20 metri più avanti, ha sprigionato tutto il suo talento sottoporta che finora era rimasto un po' nascosto. Di lui si diceva che era un giocatore forte tecnicamente, bravo nel creare superiorità numerica e nell'assistere i compagni, ma non certo che fosse un grande bomber. E invece, la classifica cannonieri del campionato di Serie A, ad oggi, recita così: 27 gol Immobile, 21 C.Ronaldo, 17 Lukaku, 16 Joao Pedro. Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe mai immaginato una classifica simile. Probabilmente nessuno, nemmeno il diretto interessato.

    D'altronde il numero 10 rossoblù, qualche stimmate del campione ce l'ha sempre avuta, non per altro proviene da uno dei settori giovanili più rinomati al mondo, quello del Santos, che ha sfornato campioni del calibro di Pelè e Neymar per fare due nomi; proprio quest'ultimo, coetaneo di Joao Pedro, è stato compagno di squadra sia nel club, sia nelle nazionali giovanili verdeoro e con cui l'attaccante del Cagliari mantiene ottimi rapporti ancora. Lo scorso mercato di gennaio, addirittura, si era sparsa la voce di un interessamento del Psg, dove gioca appunto Neymar, ma alla fine quella è rimasta solo una voce. 

    Chissà se, prima o poi, i due non possano ritrovarsi, perché no, a giocare ancora una volta insieme con la nazionale brasiliana, per chiudere il cerchio di una carriera, quella di João Pedro Geraldino dos Santos Galvão, noto semplicemente come João Pedro, da Ipatinga, tutta ancora da scrivere...

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