Una squadra con gli attributi. Donadoni, senza troppi fronzoli e giri di parole, ha sintetizzato così la prestazione dei suoi ragazzi contro la Lazio. Siamo d'accordo. Soprattutto nel secondo tempo, quando in vantaggio di un gol la squadra ha dovuto arginare gli attacchi dei biancocelesti, si è visto in campo un collettivo forte, determinato, pronto a lottare su ogni pallone sino alla fine per portare a casa il bottino costituito da tre importantissimi punti. Tre punti che profumano d'Europa.

In sala stampa la domanda più gettonata rivolta ad allenatore e giocatori è stata 'dove si può arrivare?'. E la risposta, più o meno, è stata sempre la stessa: 'Arriviamo a 40 punti, poi si vedrà'. Quel 'poi si vedrà' lascia intendere che un pensierino all'Europa League lo si fa, eccome. E non potrebbe essere altrimenti. La squadra è in salute, Donadoni sta lavorando con profitto nell'intento di darle un'identità ben precisa, perché non provarci? Le prossime quattro partite sono fondamentali per capire se le ambizioni europee si possono concretizzare. Quattro partite dove serviranno i famosi attributi citati da Donadoni.

Domenica a Bologna non sarà facile; Di Vaio e compagni, reduci dal successo contro la Juventus, senza i tre punti di penalizzazione sarebbero appaiati in classifica ai rossoblu cagliaritani. Poi arriva l'Udinese al Sant’Elia... e sappiamo quanto i friulani si scatenino nelle trasferte isolane (Palermo docet). Per finire due squadre ostiche come Napoli e Genoa (che all'andata trovarono la vittoria in zona Cesarini), entrambe da affrontare fuori casa. Se il Cagliari affronterà questo ciclo di partite senza la pressione di dover ad ogni costo raggiungere un obiettivo, ma con la giusta serenità e con la determinazione vista contro la Lazio, potrebbero arrivare delle soddisfazioni inaspettate. Allenatore e giocatori hanno assicurato che ci proveranno, il presidente Cellino ci spera: i tifosi si aspettano un finale da batticuore.