Getty Images
Cagliarimania: un punto a Pescara, il bicchiere è mezzo pieno!
A questo punto, è lecito chiedersi: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto per il Cagliari? Ebbene, analizzando la partita, si nota un po' di rammarico tra i rossoblù, capaci di passare in vantaggio nel primo tempo e, poi, di resistere in 10 uomini contro 11, a causa della doppia ammonizione inflitta a Di Gennaro.
I ragazzi allenati da mister Rastelli hanno contenuto le folate offensive del Pescara che, soltanto in due occasioni, era andato vicino al pareggio. In una di queste, bravo Storari a disinnescare un tiro-cross di Caprari. Lo stesso Caprari che pochi minuti dopo ha beffato Storati da posizione ravvicinata. Delusione, dunque, per i due punti svaniti nel recupero del secondo tempo. Tuttavia, il bicchiere per i rossoblù è indubbiamente mezzo pieno. Vuoi per la classifica lusinghiera, che porta i sardi a quota 20 punti, vuoi soprattutto per i 12 punti di vantaggio sulla terzultima in classifica, ovvero il Pescara, fermo a quota 8 punti. Ragionando sui dati numerici, si potrebbe dire che il Cagliari ha già raggiunto - senza neppure essere arrivato al giro di boa del campionato - metà salvezza.
Metà salvezza, dunque. Metà salvezza costruita soprattutto al S. Elia, dove i rossoblu hanno ottenuto 16 punti. In trasferta, invece, il Cagliari ha mosso la classifica soltanto a San Siro contro l'Inter e proprio contro i pescaresi. Ed ecco perché, alla luce delle innegabili difficoltà del Cagliari formato trasferta, il pareggio di Pescara è assolutamente prezioso e consente ai ragazzi di Rastelli di mettere altro fieno in cascina in chiave salvezza. Ma è un punto prezioso anche perché consente all'allenatore del Cagliari di riscoprire il valore di Marco Borriello, a digiuno di gol dal match casalingo contro la Fiorentina del 23 ottobre scorso. Borriello, capace di sbloccarsi dopo quasi un mese e mezzo con un gol di eccellente fattura: stop a seguire al limite dell'area di rigore del Pescara e sinistro a rientrare in buca d'angolo.
E poi c'è Di Gennaro, quest'oggi - come in altri casi del resto - in versione "genio e sregolatezza": geniale nel lancio illuminante con cui dà il là al gol di Borriello; sregolato ed ingenuo nel farsi ammonire due volte in pochi minuti, lasciando i suoi in inferiorità numerica per un'ora di gara. Nel secondo giallo, va detto, come parziale attenuante per il centrocampista rossoblù, che l'arbitro Doveri ha mostrato, forse, un'eccessiva severità e inflessibilità. In inferiorità numerica i rossoblù ci mettono tutta la grinta e il carattere che hanno dentro, sfoderando una prova maiuscola del centrale difensivo portoghese Bruno Alves. Ma, in generale, è tutto il pacchetto difensivo a giocare una partita accorta, con una sola sbavatura sul gol di Caprari. E per la peggior difesa del campionato, il Cagliari, si tratta di un netto passo avanti.
Passo avanti in classifica e passo avanti nella solidità di difesa e centrocampo, con la giusta distanza tra i reparti e una rinnovata compattezza del collettivo. Compattezza che fa ben sperare per il lunch match di domenica prossima, quando al S. Elia arriverà il Napoli di Sarri. Una sfida, da sempre, molto sentita nel capoluogo sardo, soprattutto per l'acerrima rivalità tra le due tifoserie.