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  • Torino, Cairo:| I tifosi scelgono la tregua

    Torino, Cairo:| I tifosi scelgono la tregua

    • A.S.

    Mai così pieno, mai così colorato. Lo stadio Olimpico domenica sera ha dato davvero bella mostra di sé in occasione di Torino-Inter, facendo registrare la cifra record di 25.753 spettatori. Si è finalmente riacceso l'entusiasmo per una squadra che può vantare la tifoseria più calda d'Italia, la più affezionata e forse anche la più bistrattata (dai risultati delle passate stagioni e dalle tante illusioni perdute). La voglia di Toro non si è mai spenta nei cuori del popolo granata, ma adesso arde viva la fiamma per questo che è ancora un 'torello' ma che sta crescendo, e a vista d'occhio, in serie A. Il processo di ricostruzione della cellula granata, come ama dire Ventura, è cominciato un anno fa dalla B e ora continua: c'è una squadra che scende in campo unita, affamata e organizzata, un gruppo per cui vale la pena uscire di casa e andare allo stadio, per sorreggerlo e incoraggiarlo.

    IL CUORE - La campagna abbonamenti non era stata delle più rosee: superando di poco le 8.000 tessere si era rimasti ben al di sotto delle aspettative (10.000 quelle auspicate dalla società). Crisi economica o diffidenza per un progetto che gli acquisti di mercato non stavano nutrendo a dovere? Difficile dirlo, ma ciò che è certo adesso è che la squadra di Ventura ha il pieno supporto dei tifosi, che hanno spinto Bianchi e compagni fino alla fine del sofferto match con l'Inter, applaudendoli con trasporto anche dopo la sconfitta, ringraziandoli per il bel gioco che hanno mostrato in campo. Una escalation di entusiasmo che ha fatto tremare lo stadio, animato da coreografie che da troppo tempo mancavano sugli spalti. Il popolo del Toro si è organizzato, ha studiato e ha lavorato, e non è rimasto deluso nonostante la sconfitta. Certo, c'è sempre da migliorare e l'Inter vista domenica poteva almeno essere scalfita: soltanto scarsa precisione sotto porta non l'ha consentito. Ma ai quasi 26mila che hanno battuto le mani, urlato e cantato, trascinati dalla Maratona, è bastato vedere che 'il Toro c'è, e noi siamo con lui!'. Tanto che è stata riservata anche una tregua speciale per Cairo: per la prima volta, da tempo, nessun coro contro il presidente si è levato dagli spalti dell'Olimpico. E con una campagna acquisti che probabilmente poteva riservare qualcosina in più è un ottimo risultato. Il sostegno dei cuori granata è totale, completo, nei confronti dei giocatori e della società. Non hanno smesso di soffrire (Milito e Cassano sono stati chirurgici in questo), ma non hanno nemmeno smesso di battere.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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