Calciomercato.com

  • Camoranesi spara a zero su Balotelli: 'Sopravvalutato. Io ero come lui, poi sono cresciuto'

    Camoranesi spara a zero su Balotelli: 'Sopravvalutato. Io ero come lui, poi sono cresciuto'

    Mauro German Camoranesi, oriundo campione del Mondo con l'Italia nel 2006, parla della Nazionale il giorno dopo l'eliminazione degli Azzurri dal Mondiale brasiliano. Intervistato da Univision, l'ex esterno della Juventus parla a ruota libera, con un linguaggio non proprio oxfordiano.

    SU BALOTELLI - "Di teste di c... ce ne sono in ogni squadra. Anche io volevo diventare come Figo, e non ci sono riuscito. Lo dico da oriundo, per arrivare in Nazionale ho dovuto pagare dazio e farmi il ... Poi sono arrivato in azzurro, giocatori come Buffon, De Rossi, Pirlo, Gattuso, Cannavaro mi hanno fatto capire cosa vuol dire l'atteggiamento giusto verso la squadra, la disponibilità, l'amore per la Nazionale. Anche Balotelli ha esempi del genere, perché non faccia il salto non lo so, davvero.. Si può prescindere dalla qualità, ma mai dall'impegno. Ma mi rode vederlo in campo in quel modo, e scrivetelo per esteso, me ne sbatto di quel che dicono delle mie parole.... E' un giocatore sopravvalutato, non accetto che non si impegni per la Nazionale. Mi dispiace moltissimo. Perché a me questa maglia fa ancora venire i brividi. È un giocatore sopravvalutato, assolutamente sì: non so cosa abbia. Anche io ho fatto il testa di c..., nella mia carriera: ma ho alzato il braccio, mi sono prese le mie colpe e sono cresciuto".

    SUI GIOVANI - "Per me questa Italia aveva i giocatori, e il gioco. E poi sono sempre stato un tifoso di Prandelli. La differenza con le altri grandi del Mondiale sta però nel talento. Guardate Neymar: ha 21 anni e nessuna paura di prendersi il Brasile sulle spalle, in un Mondiale in casa. Se ne frega delle critiche: questo vuol dire aver carattere, oltre alla qualità... Guardate Muller e Ozil, il primo ha solo 24 anni ed è al secondo Mondiale. Messi certo è una cosa a parte, ma la sua squadra gioca da schifo, lui bum, al 91' inventa un gol e la qualifica. Suarez, poi, infortunio al ginocchio ma entra ed è decisivo. Questi sono i campioni....".

    SUL MORSO DI SUAREZ E L'ESPULSIONE DI MARCHISIO - "Suarez? Come la testata di Zidane a Materazzi, il suo morso esprime la frustrazione per non riuscire a giocare come vuoi. Ora la Fifa dovrà squalificarlo. Marchisio? Era da rosso: non conta la volontarietà, sono certo che Claudio non voleva fare male ma l'arbitro non lo conosce, se fai 'vedere' i tacchetti all'avversario vai fuori. È la regola".

    SULLA NAZIONALE - "L'Uruguay aspettava solo l'errore degli Azzurri: io ero certo che saremmo passati noi. Italia squadra nevrotica, dai due volti: bella, molto bella con l'Inghilterra, e poi smarrita. Macerie? Due anni fa abbiamo giocato una finale europea, e anche nel 2008 se passavamo ai rigori con la Spagna...So che Prandelli si è dimesso: da tifoso penso dovrebbe restare. Ha cambiato l'immagine del calcio italiano nel mondo, ha avuto coraggio. Ora non ci considerano più solo catenaccio. Questo è importante: possiamo tornare protagonisti, ragazzi che sanno giocare a calcio ne abbiamo".  
     

    Altre Notizie