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  • Campionato Primavera:| Inter-Udinese 3-2

    Campionato Primavera:| Inter-Udinese 3-2

    INTER-UDINESE 3-2

    MARCATORI: Corrado al 28'pt, Dia Pape all'8'st, Garritano (I) su rig. al 11' e 13'st, Tassi (I) al 18'st

    INTER: Di Gennaro, Bandini, Alborno, Donkor, Spendlhofer, Mbaye, Djumo (dal 40'st Ferrara), Olsen, Colombi (dal 30'st Terrani), Gabbianelli (dal 11'st Tassi), Garritano. All. Bernazzani

    UDINESE: Meret, Siku, Borsetta (dal 40'st D'Odorico), Reinthaler, Corrado, Pratolino, Hoxha, Piscopo (dal 25'st Benedetti), Medina, Dia Pape (dal 30'st Grotto), Tellan. All. Mattiussi

    NOTE: ammoniti Medina e Grotto (U)

    calci d'angolo 3-3

    ARBITRO: sig. Marini di Roma1

    MILANO - L'Udinese Primavera a tratti più bella della stagione, che senza almeno 4 titolati fissi va a dettar legge sul campo dell'Inter e si ritrova al 10' del secondo tempo sul vantaggio di 2-0 meritatissimo, si deve piegare ad alcune decisioni errate dell'arbitro ed alla rimonta nerazzurra.

    Assenti Berra e Marsura (con la prima squadra), oltre a Frison, Baldassin e Zielinski, i bianconeri partono con un 3-5-2 coperto, che prevede Dia Pape e Borsetta esterni di centrocampo: mossa indovinata quella di mister Mattiussi, che impedisce all'Inter di rendersi pericolosa ed anzi permette di proporsi più volte in avanti. E' Piscopo a sfiorare il gol per primo, con parata di Di Gennaro.

    La prima mezzora è quasi perfetta e arriva, a coronare una prestazione già soddisfacente, anche il gol del vantaggio: sul primo angolo a favore, Corrado risolve in mischia, spingendo il pallone oltre portiere e difensori avversari. Secondo sigillo stagionale per il difensore cresciuto nel vivaio friulano e Inter praticamente incapace di reagire, con una grande difesa (ancora Pratolino sugli scudi) e un grande Medina a smistare il gioco in avanti. Il fischio finale del primo tempo interrompe una fase di gioco che stagna in mezzo al campo e la ripresa - contro pronostico - inizia con l'Udinese padrona: azione da manuale al minuto 8, contropiede perfetto e lancio al bacio di Medina per Dia Pape, che al volo fa 2-0.

    A questo punto, con la partita completamente in pugno, entra in gioco l'arbitro, che fischia 2 rigori in 2 minuti a favore dell'Inter: sul primo è abbastanza nitida l'ingenuità di Hoxha, che in area - nel tentativo di rinviare - colpisce l'avversario (in sospetto gioco pericoloso). Sul secondo la presunta spinta di Corrado ai danni di Garritano è visibile solo agli occhi del signor Marini e dei tifosi nerazzurri a bordo campo: in entrambi i casi è lo stesso Garritano a segnare dagli 11 metri e rimettere così in parità un match che fino a quel momento non aveva avuto storia.

    Scossa dal doppio colpo, l'Udinese barcolla e incassa purtroppo anche il 3-2, con un tiro dal limite di Tassi, inspiegabilmente tenuto in panchina fino a quel momento da mister Bernazzani. Ma la pochezza dell'Inter, che senza questi episodi "fortunati" sarebbe probabilmente restata fuori dal match, è evidenziata nel finale dai ripetuti assalti dell'Udinese, che si permette di far debuttare anche Alessandro D'Odorico - classe '97 come il portierino Meret - e sfiorare il pareggio, che sarebbe potuto arrivare se l'ottimo signor Marini si fosse accorto anche del fallo su Grotto nell'area dell'Inter, oltre che degli episodi già discussi.

    La sconfitta finale, viste le condizioni in cui è maturata, non toglie però nulla alla squadra bianconera, che esce da Interello con consapevolezza e orgoglio, per lunghi tratti padroni sul campo della seconda in classifica.

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