Cancelo, il miglior 'non terzino' del mondo: Guardiola ci sbatte in faccia l'inadeguatezza del nostro calcio

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Il miglior "non terzino" del mondo. In poche parole la stampa inglese è riuscita a descrivere nella maniera migliore quello che attualmente il portoghese Joao Cancelo rappresenta nel panorama internazionale. La prestazione tout court offerta dall'ex calciatore di Inter e Juventus nell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia Monchengladbach è stata un ulteriore manifesto del calcio secondo Guardiola. Di un calcio in cui i ruoli e i sistemi di gioco diventano concetti relativi e in cui la parola "tattica" non è una parola vuota. Mettendo pesantemente in discussione il modo di vedere le cose nel campionato italiano, nel quale Cancelo è stato giudicato come inadatto.
LA PAZIENZA DI PEP - Forse sarebbe più corretto dire che in Italia non sia stato aspettato a sufficienza, perché al Manchester City la sua prima stagione è stata molto deludente e lo scambio alla pari con Danilo alla Juve per 39 milioni di euro era stato frettolosamente bollato come poco conveniente per il club inglese. Niente da dire sull'impatto avuto dal laterale brasiliano negli schemi di Sarri ma soprattutto di Pirlo in questa stagione, ma con Cancelo parliamo di un giocatore differente. Schierato indistintamente come esterno difensivo destro o sinistro, il portoghese ha saputo convertirsi nelle ultime settimane in uno dei calciatori più incisivi dal punto di vista offensivo della rosa di Guardiola e sfatando il mito della scarsa propensione alla fase di non possesso. A fronte di una media di circa 2 occasioni create a partita - al livello di Foden, Gundogan e Mahrez - il ragazzo cresciuto calcisticamente nel Benfica primeggia sia nelle graduatoria dei tackle effettuati e dei palloni intercettati.

LA PAZIENZA DI PEP - Forse sarebbe più corretto dire che in Italia non sia stato aspettato a sufficienza, perché al Manchester City la sua prima stagione è stata molto deludente e lo scambio alla pari con Danilo alla Juve per 39 milioni di euro era stato frettolosamente bollato come poco conveniente per il club inglese. Niente da dire sull'impatto avuto dal laterale brasiliano negli schemi di Sarri ma soprattutto di Pirlo in questa stagione, ma con Cancelo parliamo di un giocatore differente. Schierato indistintamente come esterno difensivo destro o sinistro, il portoghese ha saputo convertirsi nelle ultime settimane in uno dei calciatori più incisivi dal punto di vista offensivo della rosa di Guardiola e sfatando il mito della scarsa propensione alla fase di non possesso. A fronte di una media di circa 2 occasioni create a partita - al livello di Foden, Gundogan e Mahrez - il ragazzo cresciuto calcisticamente nel Benfica primeggia sia nelle graduatoria dei tackle effettuati e dei palloni intercettati.
FA TUTTO - Semplicemente perché Cancelo non è più solo e soltanto un magnifico terzino. L'ultima invenzione di Guardiola è stata di completare il processo di evoluzione del giocatore lusitano, sull'onda del precedente di Lahm al Bayern Monaco: un laterale capace, in fase di possesso, di aggiungersi alla linea dei centrocampisti e fare gioco. Sostituendosi a un De Bruyne spesso assente quest'anno per continui problemi fisici, dettando i tempi del giro palla e degli inserimenti e sfornando assist decisivi, come in occasione dei due gol contro il Gladbach. 118 palloni toccati - peggio solo di Ruben Dias - il 100% di precisione nei lanci lunghi (il 93% in totale), 7 duelli vinti e 4 uno contro uno, con 3 cross realizzati e 8 ingressi nell'area avversaria. Ciò che i numeri possono in parte esplicare è reso ancora più chiaro dalle mappe sulla partita di ieri del City (qui quella di WhoScored.com), che evidenziano un Cancelo pressoché obiquo nell'arco dei 90 minuti. Altro che terzino, altro che inadatto. Un giocatore diventato totale e sacrificato dal nostro calcio e dalla Juve per una mera plusvalenza.

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Ti rispondo con questo ritardo, perché non c'ero e leggo adesso...Bentancur sono anni che dico che davanti alla difesa è molto pericoloso, Bonucci non ne parliamo ma dimentichi che gli stessi fenomeni che scrivono adesso "Cancelo miglior terzino al mondo" qualche anno fa scrivevano "Bonucci miglior centrale al mondo" (ripeto questi sono pagati per raccontare il calcio)...comunque sia dire che Cancelo non sa difendere non significa che Bonucci o chi ti pare a te lo sappia fare, se il tuo cervello fa in automatico questo collegamento il problema è un altro e visto la chiosa finale immagino anche quale sia...per quanto riguarda le partite te ne dico una, diciamo così di una certa rilevanza, Ajax-Juve come ricorderai andata dei quarti...la Juve sta vincendo 1 a 0 alla fine del primo tempo, pronti via e dopo un minuto su un rilancio alla cieca della difesa, la palla malauguratamente finisce dalle parti di Cancelo sulla linea del fallo laterale, il suddetto può fare qualunque cosa compreso lasciare la palla in fallo laterale (che sarebbe stato nostro) ma no! tenta lo stop di "classe", stop che non solo non gli riesce ma finisce per lanciare in porta l'unico avversario nella nostra metà campo, il resto è storia...ora se hai giocato anche a calcetto sai che ci sono errori ed errori, alcuni sono dovuti a limiti tecnici o fisici piuttosto che tattici, altri sono dovuti (come questo) al fatto che la testa non ti dice il vero, e, sempre se hai mai frequentato uno spogliatoio, saprai che per questi ultimi rischi di prendere schiaffi da qualcuno...comunque Cancelo fino all'autunno appena passato: con Spalletti non è titolare (ma il Toscano è scarso), con Allegri gioca nemmeno metà partite nonostante la concorrenza di basso livello (ma anche Allegri è scarso), con Guardiola per un anno vede il campo col binocolo (ma anche Guardiola è scarso) e persino in nazionale non è titolare...la domanda è apprezzo l'autostima ma non ti sembra di esagerare? Pensi che sia un caso che questa gente allena ai massimi livelli ed io e te scriviamo su cm? Dire oggi che Cancelo è il miglior terzino al mondo è da cerebrolesi esaltati, sarebbe come se nel 96 si fosse scritto Igor Protti miglior punta al mondo, capace quell'anno di fare 24 gol in campionato (per tutta la carriera non entrava in doppia cifra) roba che nemmeno Batistuta o Van Basten riuscivano a fare...
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