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  • ​Carabinieri di Piacenza, parla Israel: 'Mi rifiutai di spacciare per loro, venni massacrato'

    ​Carabinieri di Piacenza, parla Israel: 'Mi rifiutai di spacciare per loro, venni massacrato'

    Il bracciante agricolo nigeriano di 25 anni Israel Anyanku è una presunta vittima dei fermi illegittimi ad opera dei carabinieri della caserma Levante di Piacenza.

    “Andiamo a arrestare un negro in via Colombo”. Israel si ricorda bene quel 27 marzo, quando l’Italia era in lockdown e uscì per andare dal fruttivendolo senza mascherina. Venne richiamato da quello che poi si rivelò essere un agente in borghese pensando che il motivo fosse il non uso della mascherina, ma quando ritornò verso casa per prenderla si accorse che quell’individuo lo stava rincorrendo insieme ad altri. Corse anche lui ma venne raggiunto da questi i quali lo massacrarono. Da quel giorno afferma che non respira più bene. Venne arrestato da da Giuseppe Montella conosciuto come Peppe leader della banda, tant’è che attraverso un’intercettazione dice rivolgendosi alla moglie Maria Cattaneo: “Minchia amore l’abbiamo massacrato”, e una volta a casa parla di “un negro” che “è scappato” e che “è stato picchiato un po’ da tutti” al figlio minorenne.

    Israel racconta di come fu scelto per far parte del gruppo dei pusher che spacciavano per conto di Montella e Giardino. Gli misero a soqquadro l’abitazione in cerca di droga, ma non trovarono nulla. “Continuavano ad offrirmi il loro aiuto, ma io non lo volevo, non mi hanno permesso di vedere un dottore, ho chiesto di parlare con il mio avvocato e non e me l’hanno permesso” afferma. Questo costituisce solo il primo reato. 

    Secondo l’inchiesta le accuse sono di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali, peculato, abuso d'ufficio e falsità ideologica. Tutti si sono dichiarati estranei ai fatti, altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, dal canto suo Montella ed altri negano di aver usato violenza contro il ragazzo. “Non c'è stato nulla in quella caserma di lecito"  dice Graziella Pradella capo della procura di Piacenza. Israel ora si trova in Puglia, a Foggia, dedito all’agricoltura e alla domanda se li avesse di fronte cosa gli direbbe:” Non ho niente contro di loro (…) sono innocente e non mi possono fare quello che hanno fatto, il mio Dio li sta giudicando e sono stati beccati per questo”.
     

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