Grande tensione in casa Inter, dopo la truffa sventata per il finto sponsor Etihad e l’università dello sport. Come scrive La Gazzetta dello Sport ci sono voluti quasi due mesi per capire l’inganno, dopo che l’ex tattico Adriano Bacconi aveva fatto da tramite prima con Marco Fassone, fino a settembre direttore generale nerazzurro, e poi con l’amministratore delegato Michael Bolingbroke. La truffa alla fine è stata sventata, anche grazie all’esposto (ora diventato querela) di Fassone e alla denuncia della stessa Inter, che ha scoperto tutto quando ha contattato direttamente i vertici di Etihad. E ORA CHE SI FA? - Insieme al responsabile commerciale Michael Gandler, Bolingbroke però nel frattempo aveva congelato la trattativa con Pirelli, il cui contratto come main sponsor scade a giugno. E il rischio è che ora l’Inter sia costretta ad accettare le condizioni del gruppo della Bicocca, che per rinnovare un legame che ormai dura da vent’anni non intende andare oltre a 30 milioni per un triennio. Con relativo imbarazzo generale. E fastidio del presidente Erick Thohir.
