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  • Caso Genovese: misteriosa cena con l'entourage dell'imprenditore, i legali della ragazza si fanno da parte

    Caso Genovese: misteriosa cena con l'entourage dell'imprenditore, i legali della ragazza si fanno da parte

    • Benedetta De Martinis
    Luca Procaccini e Saverio Macrì hanno comunicato di sospendere l'attività di legali della ragazza presunta vittima dell'imprenditore Alberto Genovese. La decisione pare sia arrivata al seguito della messa in onda di un programma su Rete4.

    A seguito di una puntata andata in onda il 4 dicembre su Rete4 nel programma Quarto Grado, gli avvocati della 18enne presunta vittima di stupro da parte di Genovese decidono di lasciare l'assistenza della ragazza. Si ricorda infatti che l'imprenditore è stato accusato di aver drogato e stuprato la ragazza l’estate scorsa. I due legali, nonostante ciò, decidono di lasciare l’incarico poiché il programma denuncia un “misterioso pranzo” al quale ha partecipato la vittima e l’entourage di Genovese.

    Anche la squadra di psicologi che stava seguendo la ragazza per il percorso riabilitativo ha deciso di interrompere le sedute. Il pranzo pare sia avvenuto lo scorso 28 novembre tra la ragazza, un amico e il gruppo legale a sostegno di Genovese tra il quale vi era anche un fidato amico dell’imprenditore con il quale hanno spesso fatto affari. Una volta conclusosi l’incontro, tra l’altro avvenuto violando le norme anti-covid e in piena pandemia, la vittima si è rivolta allo studio legale di Luigi Liguori, avvocato famoso perché cresciuto professionalmente con Giannino Guiso, storico difensore di Craxi.

    Gli ex-legali della ragazza hanno deciso di farsi da parte in quanto hanno percepito un cambio di strategia, anche perché pare che la vittima abbia accettato un risarcimento di circa cinque milioni da parte di Alberto Genovese. La faccenda è sicuramente poco chiara e per solidarietà il pool di medici e di psicologi ha dato sostegno a Procaccini e Macrì anche se questa scelta non è stata al di fuori del tornando di polemiche, infatti, è stata considerata opinabile e affrettata. Non si conosce la natura del dialogo avvenuto in quel famoso pranzo del 28 novembre e ciò porta un alone di mistero che avvolge tutta la vicenda. Pungente ma frutto di riflessione sono state le parole di Gianluca Nuzzi: "Di sicuro, se quelle persone si sono ritrovate in un ristorante nel bel mezzo della pandemia, non è stato per parlare di araldica". 

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